Russofoba e ministra per gli affari esteri dell’Unità Europea

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Kaja Kallas.
Russofoba e ministra per gli affari esteri dell’Unità Europea. Mi sono soffermato a guardare la sua faccia mentre le rovesciavano addosso gli insulti più terribili rispetto al suo atteggiamento sulle questioni mediorientali e alla sua timidezza con Israele.
La mano davanti alla bocca, la postura di una persona affranta, addolorata. Visibilmente scossa da quello che gli interventi di alcuni parlamentari europei gli rovesciavano addosso. È la stessa che ha parlato mille volte di aggressori e aggrediti per altre vicende. La stessa che ha mostrato una straordinaria capacità d’indignazione, con l’invasione russa.
Nessuna indignazione, invece, di fronte allo sterminio di 60.000 civili. Di fronte allo sterminio di almeno 20.000 bambini. Di fronte a una guerra con un esercito solo. Ha dichiarato che lei avrebbe proposto le sanzioni contro il governo di Netanyahu, avrebbe interrotto i rapporti, non l’ha fatto perché quelle proposte non sarebbero passate.
La somiglianza della faccia a una parte del corpo solitamente coperta, è cosa che la riguarda. Poco tempo fa, in pieno sterminio in corso, ha incontrato Netanyahu e gli ha detto “siamo ottimi alleati”. Alleati in che? Nel tentativo di cancellazione di un popolo? Nell’uso della fame come arma di distruzione di massa?
Dice bene Tridico: perché il PD non toglie l’appoggio a questa rivoltante commissione europea e alla sua Presidente bomberleyen? Cosa devono fare ancora e di peggio quei personaggi per cominciare a fare schifo alle autodichiarate sinistre europee?
Giancarlo Selmi