Salario minimo, Durigon: “È una preoccupazione di questo governo”

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La tematica delle retribuzioni e della contrattazione collettiva rappresenta una questione di rilevante interesse per questo governo

Certamente, sul tema, un campo di azione sarà rappresentato, nel prossimo futuro, dal recepimento della direttiva europea sul salario minimo, alla quale gli Stati membri si dovranno adeguare entro il 15 novembre 2024, anche se la direttiva è finalizzata a garantire ai lavoratori dell’Unione europea condizioni dignitose, ma non fissa una soglia europea di salario minimo contrattuale, né impone l’adozione di un salario minimo legale a quei Paesi come l’Italia in cui i salari sono definiti a livello di contrattazione collettiva”.

Lo ha sottolineato il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, in risposta ad una interrogazione di Arturo Scotto (Pd) in commissione Lavoro alla Camera.

“Il problema di stipendi bassi che alimentano il fenomeno del lavoro povero – ha aggiunto l’esponente leghista – è una preoccupazione di questo governo: siamo ben consapevoli che il potere di acquisto delle famiglie italiane è messo a dura prova dal periodo di forte inflazione che stiamo attraversando”.

l Governo è consapevole di avere “due anni di tempo per il recepimento della direttiva europea sul salario minimo – ha concluso Durigon – che potrà costituire l’occasione per una riflessione più approfondita sul fenomeno dei working poors e sulla promozione della tutela garantita dal salario minimo previsto dai contratti collettivi.

Per questo motivo, sono fiducioso che da un confronto aperto e sincero su tali temi con le parti sociali si avranno risultati positivi