Se invece consideriamo, come fa il nuovo studio appena pubblicato, anche i redditi individuali, quelli provenienti da un contratto di durata inferiore di sette mesi, i precari e i part time si scopre che il numero dei lavoratori poveri in Italia è a livelli ben superiori e cioè pari al 24,2% della forza lavoro. Alla luce di questi numeri la legge sul salario minimo non è più una possibilità ma una necessità.
Il Movimento 5 Stelle ha depositato al Parlamento una proposta che auspichiamo venga discussa e approvata quanto prima. Bisogna trovare un accordo il prima possibile con le altre forze di maggioranza per aumentare i salari rosicchiati sempre più da inflazione alle stelle e caro bolletta. L’Europa farà certamente la sua parte, i negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio sulla direttiva sul salario minimo sono già iniziati e puntiamo a una approvazione definitiva del testo entro giugno.
La strada obbligata è quella di alzare in Italia e in Europa salari e diritti”, così in una nota Daniela Rondinelli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.



