La missione ‘possibile’ di tre amici, in trasferta per evitare le code online
NAPOLI – Mentre Marco guida verso Ascoli Piceno, il fratello Stefano è già in coda dalle 9 del mattino fuori ad una ricevitoria di Mirabella Eclano, un paesino di 6.500 anime in provincia di Avellino. Stefano ha chiamato il gestore tutti i giorni per una settimana, per prepararlo alla sua venuta da Napoli. A mezzogiorno del 2 agosto scatta l’ora fatidica: vengono messi in vendita libera gli abbonamenti per la prossima stagione del Napoli.
Quelli in prelazione per i 9.000 abbonati della stagione dello Scudetto sono andati bruciati ad un ritmo di 25 tessere al minuto. Quando Marco è quasi arrivato nelle Marche, partito da Roma di buon’ora, Stefano ha preso già il posto: numero 1 d’una fila che monta con l’avvicinarsi dell’ora X. La tentacolare Mirabella Eclano s’interroga: che succede? Il tabaccaio regala Gratta e vinci?
Nel frattempo Roberto, di ritorno dalle ferie a Marina di Camerota, ha imposto una deviazione alla famiglia ignara. “Papà dove siamo? Perché ci fermiamo?”. “Devo fare una cosa”. A Bellizzi, campagna arsa e rovente tra Battipaglia e Pontecagnano, c’è un altro rivenditore che accoglie i viandanti dell’abbonamento azzurro. È una tattica raffinata: le code online su Ticket One sono una lotteria, non si scommette sui sentimenti. I rivenditori a Napoli sono ingolfati. Tocca inventarsi qualcosa. Che sarà mai qualche centinaio di chilometri in auto, per assicurarsi il diritto ad assistere alle partite del Napoli giornata dopo giornata, senza dover sacramentare ad ogni tentativo andato male di acquisto del singolo biglietto?
Per cui – Marco intanto è in coda sì, ma al casello sull’A14 – Stefano ha preparato una strategia a tenaglia. Lui vuole l’abbonamento in Curva B, quello più ambito. Non si può lasciare nulla al caso: mentre lui marca stretto il tabaccaio di Mirabella Eclano, altri tre compari si sono messi in coda virtuale all’alba, su Ticket One. Inoltre Marco – è sul raccordo, ci siamo quasi – è la terza opzione, quella della disperazione. Le Marche sono il piano C.
A mezzogiorno la piattaforma online dà i primi responsi. I più bravi hanno circa 2.500 persone davanti, chi s’è premurato di iscriversi appena un’ora prima del via libera ne ha quasi 10.000. Ma sono solo quelli iscritti alla vendita degli abbonamenti “full”, che comprende anche la Champions. Ce ne saranno altrettanti in fila per le tessere valide solo per il campionato. La quota totale in vendita (esclusi i 9.000 confermati in prelazione) è di circa 16.000 posti. Marco parcheggia in seconda fila, sono le 11:59. In attesa al banco della ricevitoria di Ascoli c’è – dalle 9 del mattino – un tifoso del Napoli in palese trasferta feriale.
Il polpaccio sinistro lo tradisce: ha tatuato il terzo scudetto
A Bellizzi Roberto ha trovato 6 persone a precederlo. La ricevitoria però accetta solo contanti. Piazza la moglie in marcatura stretta in fila, e vola a prelevare al bancomat. Poi costringe la malcapitata a fare altrettanto. Intanto il padre di Roberto è inchiodato, a casa, a Napoli, davanti al pc: è numero 3.175 in coda. Ma la tattica di triangolazioni multiple, superati un paio di fisiologici blocchi al terminale, alla fine funziona. I tre inviati sul campo portano a casa i sudati abbonamenti in meno di un’ora: due di Curva B, due di Curva A, due nei Distinti. La stagione, al netto di eventuali divorzi, è salva.
Agenzia DIRE www.dire.it



