Salute mentale: in Lombardia arriva una proposta di legge per tutelare il benessere psicologico nei luoghi di lavoro

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In Lombardia è arrivata una Proposta di Legge per promuovere la salute mentale nei luoghi di lavoro

L’iniziativa, presentata dal Consigliere Regionale Nicola Di Marco (M5S), si ispira alla proposta nazionale depositata alla Camera dei Deputati dall’On. Carmen Di Lauro e dall’imprenditore e attivista Lorenzo Tedeschi, con la collaborazione della pedagogista ed assistente eurodeputato Veronica Iannone e  con un comitato promotore d’eccellenza formato dalla testata NXWSS, dall’Associazione Italiana Bipolari e dalla filosofa del lavoro Marcella Loporchio. 

La proposta mira a portare in Lombardia una nuova cultura del lavoro, in cui il benessere psicologico sia considerato parte integrante delle politiche aziendali e in cui non sia sacrificato in nome della produttività.

Il testo prevede:

•  l’adeguamento del Testo Unico sulla Sicurezza per includere i rischi psicosociali e il benessere psicologico tra i parametri di tutela dei lavoratori; 

•  l’introduzione di una Certificazione del Benessere Psicosociale per le aziende, sulla scia della certificazione della parità di genere; 

•  incentivi fiscali per le imprese che ottengono la certificazione, con soglie di welfare aziendale portate fino a 1.500 euro (e 2.500 euro per i lavoratori con figli a carico); 

•   certificazione per accedere alla qualifica di società benefit o per partecipare a gare pubbliche. 

Secondo i dati CENSIS 2024, in Italia un lavoratore su tre vive una condizione di burnout o distacco emotivo dal lavoro.

Il fenomeno riguarda soprattutto i giovani (47,7%) e le donne, e nel solo primo quadrimestre del 2024 le denunce di stress lavoro-correlato sono aumentate del 109,7% (fonte: Rainews).

In Lombardia, i dati ISTAT e Ministero della Salute mostrano una crescita costante del disagio psichico tra i anni si rivolgono ai servizi psichiatrici pubblici della sola area milanese, e quasi il 20% dei nuovi accessi ai centri di salute mentale regionali riguardanti persone in età lavorativa (25–54 anni).

Nicola Di Marco, firmatario della proposta in Lombardia: La produttività non può più essere perseguita a scapito della salute mentale delle persone.” 

Questa proposta vuole essere un passo concreto per rendere il lavoro un luogo di salute, non di malessere.  La proposta segna un passo importante verso un “modello lombardo di impresa etica”, in cui la qualità del lavoro si misura anche attraverso il benessere delle persone.  Un approccio che mette la salute mentale al centro delle politiche pubbliche, per una Lombardia più giusta, più produttiva e più umana”.

SU. Carmen Di Lauro, firmataria della proposta nazionale:

“Dal Covid in poi, l’attenzione al benessere psicologico è cresciuta in modo esponenziale. Se ne parla e se ne parla tanto. Ora però occorre aiutare le aziende in questo percorso e sarà la parte più complessa”.

Lorenzo Tedeschi, imprenditore, attivista e co-aderente della proposta nazionale: ”  Il mio timore più grande è che si utilizza sempre più la salute mentale come strumento di marketing e si guarda sempre meno al problema. Perché il problema c’è e chiediamo che le Istituzioni se ne facciano carico   “.