Salute umana e pianeta a rischio: previste +725 milioni di tonnellate di plastica entro il 2060

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La mala gestione della produzione, riciclo o smaltimento della plastica sta danneggiando il Pianeta su più fronti. La produzione globale è esplosa, passando dai due milioni di tonnellate (Mt) del 1950 alle 475 Mt del 2022. Si stima possa raggiungere le 120 Mt entro il 2060: pari ad un aumento di 725 Mt. Metà di tutta questa plastica è stata prodotta solo dal 2010 in poi. Le conseguenze sono già catastrofiche: 8000 Mt di rifiuti di plastica inquinando il Pianeta e meno del 10% della plastica prodotta viene riciclata a livello globale.

A rilevarlo è il consorzio che coinvolge il Boston College, l’Università di Heidelberg, il Centre Scientifique de Monaco e la Fondazione Minderoo che si è riunito nel 2024 e ha avviato un tavolo di confronto con i redattori della rivista scientifica The Lancet, lanciando il “Lancet Countdown on health and plastics”, un sistema di monitoraggio globale indipendente. Il suo obiettivo è tracciare i progressi nella riduzione dell’esposizione alla plastica e mitigare i suoi danni alla salute umana e planetaria. E gli scenari futuri sono allarmanti.