Interrogazione di Giancarlo Tagliaferri e Marta Evangelisti per sollecitare la Giunta ad adottare “interventi coordinati e tempestivi in considerazione della diffusione del virus, come testimoniato dai recenti casi di infezione su due persone nel piacentino”
Il virus West Nile (WNV), endemico nel bacino padano, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Giancarlo Tagliaferri, primo firmatario, e Marta Evangelisti (FdI), che chiamano in causa la Giunta per “non aver ancora adottato un piano operativo integrato con soglie, tempi e indicatori di efficacia chiaramente definiti”.
Il virus West Nile – si legge nell’atto ispettivo – è trasmesso principalmente dalla zanzara comune (Culex pipiens) e gli uccelli selvatici, inclusi i corvidi, fungono da serbatoio e ospiti amplificatori del virus. “La gestione efficace – riportano gli esponenti di FdI – richiede azioni integrate, sorveglianza entomologica, veterinaria e umana, trattamenti larvicidi e adulticidi mirati nonché coordinamento interistituzionale”.
“Nella legislatura precedente e in quella in corso – continuano gli interroganti – il Gruppo consiliare Fratelli d’Italia ha presentato numerosi atti ispettivi su piani straordinari di disinfestazione e sorveglianza delle arbovirosi (malattie infettive trasmesse dagli insetti), gestione della fauna selvatica problematica, con particolare riferimento ai corvidi, prevenzione delle zoonosi (malattie infettive trasmesse dagli animali) e protocolli di intervento rapido”.
Tagliaferri e Evangelisti, inoltre, puntano il dito “sui ritardi tra pubblicazione dei bollettini e attivazione operativa degli interventi, sulle criticità nell’iter autorizzativo per interventi selettivi sui corvidi, anche in aree a rischio sanitario documentato, e sull’eterogeneità nei capitolati di disinfestazione dei Comuni e nei controlli effettuati”.
E poi l’affondo: “Mentre il governo – evidenziano – ha rafforzato il Piano nazionale arbovirosi e le linee guida ministeriali, fornendo strumenti concreti alle Regioni, l’Emilia-Romagna non ha ancora adottato un piano operativo integrato con soglie, tempi e indicatori di efficacia chiaramente definiti. Come riportato dalla stampa locale, anche nel territorio piacentino sono stati accertati i primi due casi umani di West Nile, con conferma della circolazione virale in zanzare e uccelli selvatici, a testimonianza della diffusione del fenomeno e della necessità di interventi coordinati e tempestivi”.
Per questi motivi Giancarlo Tagliaferri e Marta Evangelisti chiedono alla Giunta “quali siano, a oggi, la catena di comando e i tempi massimi di intervento dal superamento delle soglie di rischio WNV; quali siano i dati 2023-2025 relativi a sorveglianza entomologica, aviaria e veterinaria (con dettaglio comunale) e come vengano utilizzati per decidere le azioni operative; quali siano gli standard minimi imposti ai capitolati comunali di disinfestazione e come vengano verificati; quante autorizzazioni in deroga ex art. 19 L. 157/1992 siano state rilasciate per interventi sui corvidi nel triennio 2023-2025 e con quali esiti; quale sia la dotazione di trappole per Ambiti territoriali di caccia (ATC) e Comuni e quali risorse siano state stanziate per il loro acquisto”.
Infine, domandano “quali stanziamenti regionali, statali o con fondi del PNRR siano stati destinati alla lotta al Virus West Nile e come siano stati ripartiti; dove siano pubblicati in open data interventi, tempistiche e risultati e se si preveda la creazione di un cruscotto pubblico aggiornato ogni settimana; quale sia il cronoprogramma 2025-2026 degli interventi programmati con target misurabili”.
(Luca Govoni)


