Lanzarin, “continuano le grandi sfide contro il tumore”
L’Istituto Oncologico Veneto compie un nuovo passo avanti nella lotta contro i tumori, grazie alle due nuove stanze a bassa carica microbica, dotate di flusso laminare e dedicate al potenziamento del programma trapiantologico e delle terapie cellulari avanzate.
L’inaugurazione si è svolta questa mattina nella sede di Padova, alla presenza dell’Assessore alla sanità della Regione del Veneto, Manuela Lanzarin, del Direttore Generale Maria Giuseppina Bonavina e di numerosi clinici.
Il programma di trapianto di cellule staminali presso l’Istituto Oncologico Veneto è attivo dal 2006, all’interno del Reparto di Oncologia 1 nella sede di Padova, con l’esecuzione della procedura autologa, che prevede il prelievo e la successiva reinfusione al paziente delle proprie cellule staminali, dopo un trattamento chemioterapico ad alte dosi.
Le due stanze a bassa carica microbica sono state utilizzate, e lo sono tuttora, per questo tipo di procedura.
Il costante incremento dell’attività registrato in questi ultimi anni, sia nella sede dello IOV di Padova che di Castelfranco Veneto, e sia nell’ambito dei tumori solidi che dell’oncoematologia, ha evidenziato la necessità di ampliare l’attuale attività trapiantologica con l’avvio del trapianto di cellule staminali da donatore (trapianto allogenico) e delle terapie cellulari avanzate (linfociti ingegnerizzati), quest’ultime in particolare per il trattamento dei tumori solidi.
“Questa importante novità – ha detto Lanzarin – fa parte delle grandi sfide contro il tumore che lo IOV sta portando avanti con successo da 20 anni a questa parte.
Un nuovo step di crescita che porterà importanti benefici al lavoro che si sta facendo nella collaborazione con gli ospedali Hub e Spoke e con l’intera Rete Oncologica veneta.
Le nuove stanze – ha aggiunto – completano un percorso e ci consentono ora di guardare oltre, verso altri traguardi, in questo caso anche attraverso la collaborazione in rete con gli ospedali di Mestre, Padova e Vicenza.
In realtà – ha proseguito – in sanità chi si ferma, arretra e noi invece lavoriamo in spirito di squadra perché le innovazioni e le terapie corrono veloci e vogliamo assolutamente stare al passo”.
Lanzarin si è anche rivolta con gratitudine a medici e infermieri della struttura.
“Grazie a tutti – ha detto, perché ognuno di voi, con il proprio lavoro, contribuisce a rafforzare quello che è un patrimonio di tutti, del Veneto e dell’intera Nazione”.
L’adeguamento delle due stanze, con il posizionamento del flusso laminare secondo gli standard normativi italiani ed europei, permetterà all’Istituto di compiere un salto di qualità, abilitando l’up-grade trapiantologico e l’introduzione di nuove opzioni terapeutiche.
Con le due nuove stanze, lo IOV si prepara a una nuova fase nella gestione dei tumori, introducendo strumenti terapeutici finora non disponibili in Veneto per i tumori solidi, ha spiegato la DG Bonavina, il che distingue l’Istituto dagli altri centri della regione, dove il trapianto di cellule staminali allogeniche è già attivo, perché è l’avvio di un programma strutturato di terapie cellulari avanzate mirate ai tumori solidi.
Si tratta di un ambito innovativo e ancora inesplorato nel contesto sanitario regionale.
Nell’ambito del Programma di Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche e terapie cellulari (CAR-T, NK-CAR-T e CAR-CIK), si tratta di un momento importante che segna un ulteriore attenzione alla qualità dell’assistenza e alla cura offerta ai pazienti dell’Istituto Oncologico Veneto.



