L’omotransfobia è un dramma che attanaglia la vita di tante persone e bene ha fatto Zalone a sceglierlo come tema del suo intervento. Purtroppo, però, il risultato è stato disastroso. E non lo dico io. Lo dicono autorevoli voci della comunità trans che da quel pezzo si sono sentite offese, derise e ridicolizzate”. Così Monica Cirinnà, responsabile nazionale diritti del Pd commenta all’Adnkronos la favola trans di Checco Zalone che ha portato sul palco di Sanremo.
“Quello a cui bisogna prestare attenzione quando si toccano argomenti così delicati – sottolinea – è la scelta delle parole e degli esempi che rischiano di non passare al pubblico per come sono stati pensati dall’autore. Stimolare la riflessione è una spinta positiva che deve accompagnare tanto il pubblico quanto i comici”.
Quanto al monologo di Lorena Cesarini sul razzismo, la senatrice Cirinnà afferma: “a differenza di Zalone, lei sa di cosa parla. E lo sa perché l’ha vissuto e, ahimè, lo vive sulla propria pelle. Quelli che per alcuni sono ‘luoghi comuni’ per Lorena sono lame affilate che attraversano la sua vita e la vita di tutte le persone vittime di razzismo. Era emozionata e commossa come lo è chi sta mettendosi a nudo su un palco importante e di respiro nazionale come quello di Sanremo. Sì, decisamente un monito per certa politica”.


