La Santa Protettrice di Pennapiedimonte (CH) è Santa Brigida Vergine di Kildare (Irlanda) (Irlandese: Naomh Bríd; Gaelico: Brighid; Latino: Brigida), Patrona d’Irlanda insieme a San Patrizio e a San Columba. La santa viene festeggiata il primo febbraio e, in paese, il 17 agosto con processione solenne
PENNAPIEDIMONTE (CH) – La santa ha lo stesso nome della Dea Brigid, il quale deriva dall’antico irlandese “Briganti” con il significato di “alto, eccelso” e in Gallese viene chiamata “Ffraid”, con la variante “Fraid”, da qui i luoghi chiamati “Llansanffraid”, ossia “Chiesa di santa Brigida”.
Di questa santa ci arrivano notizie discordanti, in quanto falsate dalla fantasia popolare. In effetti, si discute se Brigida fosse una persona reale. Ci sono pochi fatti storici su di lei e le prime agiografie sono principalmente aneddoti e storie di miracoli, alcuni dei quali sono profondamente radicati nel folklore pagano irlandese. Alcuni studiosi suggeriscono che la santa sia una cristianizzazione della dea; altri che era una persona reale il cui mito assumeva gli attributi della dea.
Secondo la Dottoressa Niamh Wycherley del Department of Early Irish alla Maynooth University: “Non esiste una narrazione dei fatti chiara su di lei. La gente la rinomina e la reinventa da almeno 1500 anni. La sua storia è stata plasmata da comunità di vari luoghi per motivi diversi. Sia la dea che la santa abbracciano storie inventate da generazioni successive”.
Secondo il Sanas Cormaic (Il Glossario di Cormac contiene le etimologie e le spiegazioni di oltre 1400 parole irlandesi. Fu realizzato da Cormac mac Cuilennáin, 836–908, re e vescovo del Munster) e il Lebor Gabála Érenn (Leabhar Gabhála na hÉireann, in lingua irlandese “Il libro della presa dell’Irlanda” e in inglese “Il libro delle Invasioni” o “Il libro delle conquiste”, è il titolo di una collezione perduta di storie in poesia e prosa in medio irlandese che narra la mitologia e la storia dell’Irlanda e dei suoi popoli dalla Creazione del mondo al Medioevo), come la santa, la dea nel mito irlandese è associata alla poesia, alla guarigione, alla protezione, alla lavorazione del ferro e agli animali domestici.
La storica dell’arte medievale Pamela Berger sostiene che i monaci cristiani “presero l’antica figura della dea madre e innestarono il suo nome e le sue funzioni sulla sua controparte cristiana”. Dáithí Ó hÓgáin (professore di Folklore irlandese all’University College Dublin) e altri suggeriscono che la santa fosse stata il capo druido del tempio della dea Brigida, fosse responsabile della sua conversione in un monastero cristiano e che dopo la sua morte il nome e le caratteristiche della dea si siano legati alla santa. Noel Kissane (Responsabile dell’istruzione e custode dei manoscritti alla National Library of Ireland), in un pezzo su “The Catholic Historical Review”, sostiene che fosse una figura storica.
Massimiliano Pennelli



