Schio diventa “Città del Dono”: il progetto di AVIS, AIDO e ADMO

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Schio diventa “Città del Dono”: il progetto di AVIS, AIDO e ADMO

SCHIO (VS) – Il Comune aderisce all’iniziativa promossa dalle tre associazioni che punta a promuovere la cultura della solidarietà unendola al valore civico e all’impegno collettivo

Un passo importante per diffondere sempre di più la cultura della donazione come forma di partecipazione attiva alla vita comunitaria. Il Comune di Schio ha aderito al progetto “Città del Dono”, promosso dalle sedi locali di AVIS, AIDO e ADMO.

L’iniziativa punta a diffondere il concetto di dono nella sua accezione più ampia: donazione di sangue, di organi e di midollo osseo. Gesti semplici, ma di enorme impatto, capaci di salvare vite e costruire legami di responsabilità e solidarietà tra i cittadini. Tra gli obiettivi c’è quello di istituire un vero e proprio tavolo cittadino dedicato alle realtà associative che si occupano di donazione, per mettere in rete le competenze, creare sinergie, coordinare le azioni di comunicazione e promuovere un’azione condivisa attorno alla cultura del dono. Sarà inoltre organizzata una Giornata Comunale del Dono, un’occasione pubblica per coinvolgere i cittadini e avvicinarli al tema in modo consapevole e partecipato. Diverse saranno anche le attività sviluppate sul territorio, con totem informativi posizionati nei luoghi strategici e di aggregazione della città, come la Biblioteca civica e il QuiCittadini, così da fornire informazioni, dati e testimonianze preziose sul valore e sull’impatto delle donazioni.

«In un tempo in cui è facile chiudersi nella dimensione individuale, Schio sceglie di aprirsi alla dimensione del dono – ha detto la sindaca Cristina Marigo – si tratta di un segnale etico e profondamente umano che si traduce in un impegno concreto per costruire una comunità più coesa e generosa. L’amministrazione conferma la propria vocazione a essere una comunità solidale, consapevole e attenta ai bisogni dell’altro. Il progetto “Città del Dono” va ben oltre il gesto individuale: parla di cittadinanza attiva, di responsabilità collettiva, di un modello di società in cui ognuno può fare la differenza. Ringraziamo AVIS Schio Altovicentino, AIDO e ADMO, per averci proposto questa importante iniziativa, che porteremo avanti con convinzione, coinvolgendo scuole, associazioni e tutta la cittadinanza».

«Per la nostra associazione, che dal 1957 opera con dedizione sul territorio, vedere Schio diventare ufficialmente “Città del Dono”, rappresenta il coronamento di decenni di impegno quotidiano dei nostri volontari e donatori – ha sottolineato la presidente di AVIS Comunale Schio Alto Vicentino, Giusi Tognetti – Questo riconoscimento ci permetterà di raggiungere ancora più persone, specialmente i giovani, trasmettendo loro i valori di generosità e responsabilità civica. Ogni donazione è un gesto d’amore verso il prossimo e la città ha scelto di farne un tratto distintivo della propria identità. Insieme costruiremo una Schio ancora più solidale».

«Il progetto ci dà l’opportunità concreta di fare rete, di promuovere la cultura della donazione e sensibilizzare nuovi volontari – ha dichiarato Paola Beggio, presidente della sezione provinciale AIDO di Vicenza – È fondamentale lavorare insieme per portare un messaggio unitario alla popolazione. Solo così possiamo rafforzare la fiducia, la conoscenza e il valore del dono, soprattutto tra le nuove generazioni».

«Essere parte di questa iniziativa, per ADMO significa portare avanti con ancora più forza la propria missione: informare e sensibilizzare alla donazione di midollo osseo, un gesto che può davvero salvare una vita – afferma Stefano Dalle Nogare, consigliere provinciale ADMO Vicenza – Progetti come questo rafforzano la sinergia tra associazioni, istituzioni e cittadinanza, creando un terreno fertile dove la cultura del dono può radicarsi e crescere»