Scontri a fuoco al confine tra Thailandia e Cambogia: almeno 12 morti, Bangkok chiude i valichi

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Tra i due Paesi accuse reciproche di aver dato inizio alle ostilità.

Almeno 12 persone, tra cui 11 civili e un soldato, sono rimaste uccise nei bombardamenti di artiglieria da parte delle forze cambogiane. Lo ha affermato il ministro della Sanità thailandese, Somsak Thepsuthin, aggiungendo che 24 civili e sette militari sono rimasti feriti. Tra i civili uccisi c’è anche un bambino. Non si hanno notizie immediate di vittime in Cambogia

14 persone sono rimaste ferite quando è stato colpito un minimarket all’interno di una stazione di servizio a Ban Phue, nella provincia di Sisaket, a circa 20 chilometri dal confine. Altre persone sono morte e alcune sono rimaste ferite quando è stato colpito il villaggio di Kab Choeng, nella provincia di Surin.

La Reuters riferisce che la Thailandia sta chiudendo tutti i valichi di confine con la Cambogia, mentre l’esercito thailandese ha condannato su X quello che ha definito “un attacco mirato ai civili“, quindi ha riferito di aver dispiegato caccia F-16 e di aver distrutto due installazioni militari cambogiane.

In un comunicato, il ministero della Difesa cambogiano ha denunciato “una brutale, barbara e violenta aggressione militare da parte della Thailandia“, aggiungendo che le azioni della Thailandia violano il diritto internazionale e “rappresentano un pericolo estremo non solo per la pace e la stabilità regionale, ma anche per l’ordine internazionale basato sulle regole“.

Forte preoccupazione” da Pechino per  l’escalation tra  i due Paesi che sono “amici della  Cina e membri importanti dell’Asean“, ha detto il portavoce del  ministero degli Esteri di Pechino, Guo Jiakun, insistendo sulla  necessità di “gestire in modo adeguato le divergenze“.Siamo molto  preoccupati per gli sviluppi e auspichiamo entrambe le parti  affrontino i problemi tramite dialogo e consultazioni“, ha aggiunto,  confermando che il gigante asiatico “svolgerà un ruolo costruttivo per promuovere la de-escalation“.

Il primo ministro cambogiano Hun Manet ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di convocare una “riunione urgente”.

Considerando le recenti gravissime aggressioni da parte della Thailandia, che hanno minacciato la pace e la stabilità nella regione, vi chiedo vivamente di convocare una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza“, ha scritto Hun Manet in una lettera indirizzata al presidente in carica del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite Asim Iftikhar Ahmad.