Scontri in corso Ferrucci, la discussione in Sala Rossa

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Nella seduta del Consiglio Comunale del 17 gennaio 2022, su richiesta dei gruppi consiliari Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia, Torino Bellissima e Lista Civica per Torino, il sindaco Stefano Lo Russo ha fornito comunicazioni in merito agli scontri avvenuti nella giornata dello scorso 15 gennaio nei pressi del centro Comala di corso Ferrucci a Torino

Il sindaco ha spiegato che la manifestazione era autorizzata dalla Questura come presidio statico e che ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Sono state espresse posizioni politiche legittime e non entro nel merito della dialettica politica – ha affermato Lo Russo – precisando che le dichiarazioni dell’assessore Rosatelli al riguardo sono state espresse a titolo personale e non a nome della Giunta e che comunque non minano il rapporto fiduciario.

Ha quindi spiegato che l’aula studio realizzata nell’area era nata per fronteggiare l’emergenza Covid e che l’attuale Giunta ha intenzione di rivedere, se possibile, la via di accesso al futuro supermercato, per salvaguardare le attività svolte da Comala e altri soggetti.

Nel dibattito in aula, il consigliere Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha affermato che non si può dire tutto e il contrario di tutto e ha chiesto al sindaco se è solidale con le forze dell’ordine oppure no, ricordando le sue prese di posizione di alcuni anni fa nei confronti dei manifestanti violenti contro il TavPer Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia) il sindaco è abilissimo a spostare l’attenzione su un argomento diverso da quello all’ordine del giorno: occorreva invece – ha detto – prendere le distanze da un altro membro della Giunta e dire con chiarezza da che parte sta, se dalla parte dei facinorosi o da quella delle forze dell’ordine. Secondo Fabrizio Ricca (Lega Nord) esponenti della Giunta hanno dimostrato di stare con i centri sociali. Ha quindi ribadito che la Lega Nord è da sempre a fianco della Polizia e ha chiesto coerenza al sindaco: è inaccettabile che parte della Giunta si sia schierata contro le forze dell’ordine – ha concluso.

È utile discutere del progetto dell’area, secondo Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), ma ora è doveroso prendere chiaramente le distanze da realtà anarchiche e pericolose, far rispettare le Istituzioni e condannare violenze e cortei non autorizzati.

Occorre valorizzare i luoghi del protagonismo giovanile per Nadia Conticelli (PD) attraverso concertazione sociale e progetti concreti e trasparenti: è facile invece – ha aggiunto – provocare ad arte e poi stigmatizzare l’operato delle forze dell’ordine, che il Partito Democratico ringrazia per il loro lavoro.

La questione si protrae dal 2015 – ha affermato Valentina Sganga (M5S), che ha espresso solidarietà all’assessore Rosatelli e alla consigliera Diena e ha chiesto di affrontare in Seconda e Sesta Commissione la questione Comala, Esselunga e area verde e di rispettare i giovani che manifestano per amore del proprio territorio. Per Andrea Russi (M5S) la Giunta non ha capito la gravità di una situazione delicata e non l’ha affrontata nei giusti tempi, intervenendo prima. Capisco i manifestanti bloccati anche dal Covid nell’esprimere il dissenso – ha dichiarato – ma non solidarizzo con Rosatelli. Ha quindi stigmatizzato la posizione ambigua del sindaco e della giunta e ha auspicato che si trovi presto una soluzione per l’area e se ne discuta in Commissione.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ricordato di aver incontrato come consigliere di minoranza i giovani del centro Comala già un mese fa e ha affermato che il suo Gruppo non è solidale con la consigliera Diena e l’assessore Rosatelli perché le forze dell’ordine sono un’istituzione fondamentale, sempre da rispettare.

Per Tiziana Ciampolini (Torino Domani) c‘è un convitato di pietra nella vicenda: la rabbia. Rabbia che chiede quale città vogliamo in un’area dove si giocano partite rilevanti per la vita di cittadini e cittadineservirà concertazione – ha detto – secondo logiche innovative in vista di scelte politiche rilevanti.

Per Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) le forze dell’ordine dovevano essere presenti per evitare cortei non autorizzati, ma occorre però ascoltare anche le sofferenze delle associazioni e della gente perché la città sia migliore, tutelando aree verdi e piccolo commercio. Non si deve parlare solo di centri sociali, ma di un vasto gruppo di associazioni che difendono gli spazi che animano– ha dichiarato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – secondo la quale c’è stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell’ordine.

Le regole per le manifestazioni vanno rispettate secondo Simone Fissolo (Moderati), che ha auspicato il coinvolgimento della realtà giovanili nel processo di riqualificazione dell’area, in una progettazione partecipata e condivisa con le Istituzioni.

Per Andrea Tronzano (Forza Italia) quando un politico fa l’assessore qualche volta si deve mordere la lingua perché il senso istituzionale deve prevalere: l‘ordine pubblico non è compito di Rosatelli e va evitata confusione nei ruoli – ha chiarito – mentre non c’è stato alcun eccesso da parte delle forze dell’ordine perché il corteo non era autorizzato.

Anche secondo Giuseppe Catizone (Lega Nord) il comportamento dell’assessore Rosatelli è grave: avrebbe dovuto prendere le distanze dai comportamenti violenti e non rilasciare dichiarazioni come se fosse un privato cittadino. Si continua a delegittimare le forze dell’ordine – ha aggiunto – e le istituzioni non dovrebbero mai farlo: i violenti vanno sempre condannati.

Per Silvio Viale (Lista Civica per Torino) le dichiarazioni di Rosatelli sono criticabili in un contesto di questo tipo. La dinamica è stata chiara – ha precisato – e sono evidenti gli errori dei manifestanti: le attuali norme non consentono manifestazioni in corteo e non si spinge la polizia andando addosso agli agentiLa vicenda comunque – ha concluso – è in via di definizione finora nessuno ha deciso di chiudere Comala.

È opportuno uscire dalla logica della contrapposizione e delle strumentalizzazioni per Elena Apollonio (Lista Civica per Torino), cercando linguaggi non violenti ed evitando scontri.

Nella replica, il sindaco Stefano Lo Russo ha ribadito una vicinanza piena e totale alle forze dell’ordine, che ha ringraziato per il loro operato. Ha quindi affermato che è necessario garantire sempre la libertà di manifestare il proprio pensiero, nell’ambito delle regole stabilite per contrastare la pandemia di Covid19.