“Errore nella elaborazione dei dati, rischia di danneggiare il lavoro svolto e l’immagine del sistema sanitario regionale”
Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro e il dirigente della Sezione Promozione della Salute, Nek Albano, comunicano che in relazione alle notizie di stampa sulla nuova edizione del “Sistema nazionale di valutazione delle performance delle Aziende sanitarie e ospedaliere”, presentata da AGENAS al Forum Risk Management di Arezzo e che individuerebbe la ASL Bari tra le peggiori realtà nazionali per tutti e tre i programmi di screening oncologici, la Regione Puglia segnala che le valutazioni diffuse non corrispondono ai dati ufficiali trasmessi dalla Regione e determinano un gravissimo danno di immagine per la Puglia, per le Aziende sanitarie e per le professioniste e i professionisti impegnati ogni giorno nella prevenzione dei tumori.
Si è in presenza, infatti, di un nuovo e macroscopico errore nell’elaborazione dei dati da parte di AGENAS, del tutto analogo a quello già verificatosi nel maggio 2025 in occasione del rapporto “Sesta Indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti Oncologiche Regionali – Sintesi Rapporto 2024 (dati 2023)”, quando la Regione Puglia fu costretta a chiedere la correzione dei dati relativi agli screening oncologici e l’Agenzia dovette procedere alla rettifica del documento e alla ripubblicazione dei risultati.
Appare difficile accettare che l’Agenzia nazionale, a distanza di pochi mesi, possa nuovamente diffondere pubblicamente dati errati e valutazioni che mortificano il lavoro svolto dalle strutture regionali e dalle Aziende Sanitarie Locali e alimentano una rappresentazione distorta della realtà pugliese, proprio mentre la Puglia sta recuperando terreno, come riconosciuto nelle sedi istituzionali competenti, rispetto agli obiettivi fissati dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
I dati ufficiali: la Puglia non è “maglia nera”
I dati trasmessi dalla Regione Puglia ad AGENAS – e che coincidono con quelli utilizzati per il monitoraggio nazionale dei LEA – descrivono un quadro completamente diverso da quello rappresentato nel portale delle performance AGENAS e negli articoli di stampa che ne sono derivati.
Per l’anno di riferimento:
· Screening della mammella (50-69 anni) – percentuale di adesione (donne che hanno effettuato lo screening di primo livello rispetto alla popolazione target residente): 45% a livello regionale, con valori pari al 38% nella ASL Bari, 60% nella ASL BT, 58% nella ASL Brindisi, 40% nella ASL Foggia, 39% nella ASL Lecce e 53% nella ASL Taranto.
· Screening del colon retto (50-69 anni) – percentuale di adesione: 24% in Puglia (22% ASL Bari, 31% ASL BT, 28% ASL Brindisi, 17% ASL Foggia, 28% ASL Lecce, 25% ASL Taranto).
· Screening della cervice uterina (25-64 anni) – percentuale di adesione: 40% in Puglia (40% ASL Bari, 45% ASL BT, 48% ASL Brindisi, 35% ASL Foggia, 33% ASL Lecce, 47% ASL Taranto).
È di tutta evidenza che le percentuali pubblicate da AGENAS – che arrivano ad attribuire alla ASL Bari un’adesione allo screening mammografico del 3,8% – derivano da un errore macroscopico di calcolo o di gestione dei dati, incompatibile con la corretta lettura delle performance regionali.
I dati ONS confermano il buon andamento della Puglia
Sul sito dell’Osservatorio Nazionale Screening sono pubblicati i dati ufficiali relativi alla diffusione dei programmi di screening oncologici in Italia nel 2024, con indicatori di estensione, adesione e copertura da esami per ciascuna Regione e per macro-area geografica. Il documento evidenzia, in particolare, un miglioramento significativo dei valori di estensione e di adesione delle Regioni del Sud e delle Isole per tutti e tre i programmi, con un recupero progressivo del divario storico rispetto al Nord e al Centro.
L’analisi effettuata dagli uffici regionali sui dati pubblicati dall’ONS mostra che la Puglia si colloca fra le realtà del Centro-Sud con i trend di miglioramento più marcati, grazie all’incremento congiunto di estensione degli inviti e di adesione della popolazione target, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale della Prevenzione e del Piano Oncologico Nazionale 2023-2027.
Gli stessi dati ONS sono stati oggetto, nei giorni scorsi, di iniziative specifiche svoltesi proprio nell’ambito del Forum Risk Management, nel corso delle quali la Puglia è stata indicata come esempio positivo di recupero delle performance nella macro-area Centro-Sud.
Nell’anno 2024 la Puglia ha fatto registrare le seguenti performance:
Per lo screening cervicale
· estensione (numero di persone chiamate rispetto al target) del 151,8% rispetto alla media italiana del 117,2% e del Sud del 108,1%;
· adesione (numero di persone aderenti rispetto a quelle invitate) del 41,7% rispetto alla media italiana del 42% e del Sud del 32,7%;
Per lo screening mammografico
· estensione del 88,7% rispetto alla media italiana del 97,3% e del Sud del 87,5%;
· adesione del 55,5% rispetto alla media italiana del 53,8% e del Sud del 40,1%;
Per lo screening colon retto
· estensione del 105,0% rispetto alla media italiana del 94,0% e del Sud del 84,5%;
· adesione del 24,9% rispetto alla media italiana del 35,8% e del Sud del 21,1%.
Chi è titolato a elaborare e pubblicare i dati sugli screening oncologici
La Regione Puglia richiama con forza il quadro istituzionale definito dall’Accordo Stato-Regioni Rep. atti n. 16/CSR del 13 febbraio 2025, che ha approvato il documento “Assetto istituzionale e funzionamento dell’Osservatorio Nazionale Screening oncologici – ONS”
In base a tale Accordo, l’Osservatorio Nazionale Screening oncologici (ONS), istituito presso l’ISPRO della Regione Toscana:
· è organismo tecnico-scientifico a supporto del Ministero della Salute, delle Regioni e delle Province autonome;
· fra i suoi compiti rientrano la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei flussi informativi relativi ai programmi di screening, il monitoraggio e la valutazione dei programmi medesimi e la produzione degli indicatori, anche ai fini della verifica degli adempimenti LEA,
· l’ONS opera in stretto raccordo con i Coordinamenti regionali screening, svolgendo funzioni di indirizzo, supporto metodologico e valutazione.
Il Coordinamento Interregionale Prevenzione, con la nota della Regione Veneto prot. n. 648016 del 28 novembre 2025, ha rappresentato al Ministero della Salute che le richieste di dati formulate da AGENAS alle Regioni sull’acquisizione, l’organizzazione e l’interpretazione dei flussi informativi di screening risultano sovrapposte al mandato istituzionale dell’ONS, con il rischio di duplicazioni, differenti metodologie di calcolo e disallineamenti interpretativi, nonché di incoerenze nei dati comunicati a livello nazionale.
Nella stessa nota si sottolinea che AGENAS, pur svolgendo un ruolo importante nel supporto al Ministero e alle Regioni per la misurazione delle performance dei servizi sanitari, non dispone allo stato attuale di uno specifico mandato tecnico-scientifico in materia di prevenzione oncologica e che, pertanto, deve acquisire i dati sugli screening oncologici attraverso l’ONS, nel rispetto delle competenze attribuite dallo stesso Accordo Stato-Regioni.
Le iniziative della Regione Puglia
Alla luce di quanto sopra, la Regione Puglia:
1. Chiede all’AGENAS di controllare i dati macroscopicamente incoerenti rispetto agli indicatori nazionali prima di diffondere dati e valutazioni non coerenti con le fonti ufficiali, nonché chiedere l’immediata rettifica delle informazioni pubblicate sul portale delle performance, con contestuale comunicazione agli organi di stampa che hanno riportato i dati errati;
2. Sostiene l’iniziativa già formalizzata dal Coordinamento Interregionale Prevenzione della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni affinché i Ministeri competenti chiariscano in modo definitivo ruoli, funzioni e responsabilità degli organismi nazionali coinvolti (ONS, AGENAS, Ministero) nella raccolta, elaborazione e pubblicazione dei dati sugli screening oncologici, assicurando:
o unicità e coerenza dei flussi informativi;
o trasparenza delle metodologie di calcolo;
o pieno rispetto delle competenze tecnico-scientifiche attribuite all’ONS dagli Accordi Stato-Regioni.



