Scuola, Valditara: “Tante le novità, musica alle elementari, il latino sin dalle medie e più arte”

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Pensiamo di reintrodurre opzionalmente elementi di latino già dalle medie, dalla seconda per la precisione, per numerose ragioni: apriamo le porte a un vasto patrimonio di civiltà e tradizioni; poi rafforziamo la consapevolezza della relazione che lega la lingua italiana a quella latina. E poi c’è il tema, importantissimo, dell’eredità”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in un’intervista a ‘Il Giornale’ annunciando le Nuove Indicazioni Nazionali (i nuovi programmi), per il primo ciclo.

Il nuovo ciclo dalle elementari alle medie, poi sarà la volta delle superiori

‘Vogliamo trasmettere – spiega Valditara – l’idea della continuità, dello scambio e talvolta della contrapposizione fra antichità e modernità. E ancora, studiare il latino vuol dire andare alle radici della lingua italiana e del significato delle parole. Abbiamo disegnato il cammino di bambini ed adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie.

Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni. Cominciando dall’Italiano. Ma non solo: verrà reintrodotta la possibilità di inserire il latino nel curricolo a partire dalla seconda media, verrà abolita la geostoria nelle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino ad oggi.

E poi, fra le tante novità, sin dalla prima elementare avvicineremo i bambini alla musica, alla sua comprensione, alla civiltà musicale. Per questo fra gli esperti che hanno lavorato in questi mesi ci sono storici come Ernesto Galli della Loggia, latinisti come Andrea Balbo, il presidente emerito dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, letterati come Claudio Giunta, musicisti celeberrimi come Uto Ughi e figure di spicco del mondo artistico”.