I reati contestati dalla DDA sono di estrema gravità e includono: Associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto illegali di armi, tutte aggravate dalle finalità mafiose.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno fatto luce sulla struttura di sostegno economico del clan. È emerso infatti che i proventi illeciti derivanti dalle attività estorsive confluivano in una cassa comune strategica.
Questa cassa comune veniva utilizzata per un fine cruciale nell’economia del sistema mafioso. Come mantenere le famiglie degli affiliati detenuti, garantendo loro il versamento di uno stipendio mensile.
Tale meccanismo assicura fedeltà e silenzio, cementando la coesione interna dell’organizzazione criminale. L’operazione odierna rappresenta un duro colpo alla rete finanziaria e operativa del clan Mallardo nella provincia di Napoli.


