La Banca centrale d’Albania, a differenza della BCE, non opererà alcun rincaro dei tassi di riferimento, con l’obiettivo di mettere in sicurezza la crescita economica del Paese delle Aquile – accertata con riferimento al 2022 a un tasso prossimo al 5 per cento – anche per l’anno in corso, prevenendo il rischio di minori incrementi del PIL e sostenendo in tal modo la domanda di famiglie e imprese
In tal modo, il costo del denaro rimane stabilizzato a un tasso di base del 3 per cento, mentre quello applicato ai depositi interbancari giornalieri resta confermato al due per cento.
La decisione di non procedere ad alcun aggiustamento della politica monetaria della Banca centrale di Tirana trae origine da un’attenta analisi di mercato, condivisa con il Dicastero dell’economia e delle finanze diretto dalla Ministra del Governo Rama, onorevole Delina Ibrahimaj.
“Il nostro ufficio studi – ha infatti commentato Gent Sejko, Governatore centrale – ha rilevato che l’ulteriore rafforzamento della valuta nazionale, il Lek, nei confronti dell’Euro, è determinato da fattori che non hanno nessuna natura speculativa né psicologica, ma che fanno strettamente riferimento al normale andamento dei flussi di investimenti e trasferimenti monetari nei confronti dell’economia reale albanese, sospinta in terreno positivo dal consolidato sviluppo del turismo, la cui stagione è oramai aperta a pieno titolo, dell’edilizia ricettiva e residenziale e dalla crescita del ruolo dei soggetti donatori e finanziatori istituzionali internazionali.
Questo ci consente un attento monitoraggio della situazione del mercato dei cambi, senza dover dare seguito a politiche restrittive in una fase in cui nel 2023 potrebbe verificarsi una leggera diminuzione del ritmo di crescita del prodotto interno lordo, destinato però a permanere in area assolutamente positiva”, ha concluso Gent Sejko.
Il quale ha inoltre confermato l’intendimento della Banca centrale di concordare con le Banche al dettaglio, retail e di secondo livello un pacchetto di interventi volto a sostenere il sistema delle esportazioni nazionali, che evidenzia da tempo un netto boom specialmente nell’ambito del settore dei prodotti agricoli di base e trasformati.
Nel frattempo, la Ministra delle finanze, Delina Ibrahimaj, ha convocato un tavolo di lavoro finalizzato a riunire le associazioni delle imprese produttrici ed esportatrici per tradurre sul piano fiscale gli orientamenti della Banca centrale d’Albania: se il rafforzamento progressivo del Lek nei confronti dell’Euro ha consentito e sta permettendo di tenere sotto controllo l’inflazione domestica, la priorità si concentra sull’esigenza di confermare gli attuali lusinghieri livelli di commercio estero in uscita nell’area dell’Unione Europea, dell’Inghilterra e degli Stati Uniti d’America, in ambiti come cibi, bevande, piante officinali e tessile abbigliamento.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




