La settimana si era aperta con il warning di Micron Technology che lunedì ha causato un’ondata di vendite sui semiconduttori (il Sox – philadelphia Semiconductors index – ha perso il 3.83%)
Quanto sta avvenendo sui semiconduttori, ovvero una fase di elevata scarsità di offerta che si riequilibra con un calo di domanda e eccesso di offerta in senso opposto, potrebbe diventare una cosa comune a molti settori nei prossimi mesi (come, ad esempio, si vede nel legno da costruzioni). Ciò dovrebbe avere effetti calmieranti sull’inflazione, anche se negativi per la crescita e i profitti aziendali.
Tuttavia, nel prosieguo della settimana il settore dei semiconduttori è tornato a trainare il mercato USA dopo che indicazioni positive sulla robustezza della domanda sono arrivate dai dati preliminari del secondo trimestre di Samsung Electronics ma anche da Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc), il maggiore produttore di chip al mondo. Un buon segnale che la domanda globale di elettronica è ancora vivace e che ha permesso all’indice di settore di recuperare dai minimi cui era sprofondato.
Sul fronte Covid in Cina è stato sollevato un moderato allarme per un aumento dei casi nelle città della parte orientale. Inoltre, continuano le difficoltà per i costruttori immobiliari, con Shimao sull’orlo del default per un mancato pagamento di 1 mld tra cedole e capitale. Shimao sarebbe il quarto default di un grosso developer sul debito internazionale. Proseguono poi gli annunci di ulteriore stimolo fiscale. Il governo raccoglierà 300 mld di Yuan per destinarli come capitale a progetti di infrastrutture (che potranno quindi raccogliere mezzi a loro volta).



