Marina Berlusconi parla e la Rai, Fininvest e tutti i partiti di governo la riprendono, creando il caso politico del giorno. Chi guida un’azienda che pesa in un partito di governo (Forza Italia) può avere tanta forza mediatica, considerando che la stessa forza politica vuole la presidenza anche della Rai?
“Sono molto felice di questa prima chiacchierata con La Notizia, il mio ex giornale, dopo la cessione della proprietà avvenuta nelle settimane scorse, così com’era stato concordato con il presidente Giuseppe Conte, al momento della candidatura alle elezioni europee. Per noi del Movimento il tema dei conflitti di interesse è centrale, e su questo siamo e resteremo rigidi. Questa premessa si lega con la reazione scomposta a cui stiamo assistendo da parte dei vertici di Fininvest, all’indomani della puntata di Report, che ha messo in fila una serie di elementi in parte pure noti. Ne è nata un’inchiesta giornalistica che ripropone la grande domanda sull’origine della ricchezza del gruppo Berlusconi e sui rapporti con la mafia, come dimostrato nel caso del cofondatore di Forza Italia, Marcello dell’Utri, condannato a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Capisco che per gli eredi del Cavaliere si tratti di “pattume mediatico”, ma non capisco perché non rispondano punto per punto sui fatti riportati in trasmissione.
Così com’è sbalorditivo che un gruppo economico con in mano le fidejussioni bancarie per decine di milioni di euro di Forza Italia, cioè il partito politico da cui dipende la maggioranza di governo, non avverta l’enorme conflitto di interesse nel quale si muove da decenni”.



