Crescono le istanze presentate da privati operatori del settore presso il dicastero preposto alla gestione e programmazione delle politiche energetiche e infrastrutturali

Le fonti alternative, provenienti dalla installazione e applicazione dei pannelli solari e degli impianti fotovoltaici galleggianti, rappresentano un nuovo modo per creare sicurezza negli stoccaggi e negli approvvigionamenti. Similmente allo scorso anno, anche questo avvio di 2025 conferma e consolida l’elevato interesse nei confronti dei piani e progetti di attivazione di impianti fotovoltaici a fini di autoproduzione o di trading/commercio di energia.
Quattro aziende, in tal senso, hanno recentemente espresso al Ministero delle Infrastrutture e dell’Energia – guidato dalla Vicepremier Belinda Balluku – il loro formale e sostanziale orientamento alla realizzazione di impianti fotovoltaici per una capacità installata complessiva di 235 megawatt.
Nello specifico, la società “GreenSol” ha presentato al Dicastero una domanda di costruzione di un impianto fotovoltaico corrispondente a una capacità installata di 49,96 megawatt, localizzato nell’area di Bistrica, nel territorio del Comune di Finiq.
Analoga istanza è stata formulata dalla società Agro Iliria Group per la costruzione di un impianto fotovoltaico avente una capacità installata di 45 megawatt, ubicato nell’unità amministrativa di Remas, presso il Comune di Divjaka.
La società Euron Solar si è candidata invece alla costruzione di un impianto fotovoltaico di capacità installata pari a 100 megawatt nei villaggi di Fush e Povelc, presso il Comune di Fier.
Infine la società “Rozafa”, che ha presentato domanda per la costruzione di un impianto fotovoltaico della capacità installata di 40 megawatt da realizzare nei pressi del villaggio di Shmil nel territorio di Elbasan.
Tutti e quattro gli impianti oggetto delle relative istanze rientrano nella normativa volta a semplificare e liberalizzare, in un quadro regolamentato e coerente con le direttive della UE, gli investimenti strutturali nelle fonti energetiche rinnovabili, tramite la disciplina di impianti non soggetti a concessione e non beneficiari di contributi pubblici, ma agevolati da un regime tariffario remunerativo per l’investitore e dalla prospettiva di avere un acquirente pubblico sicuro.
Grazie all’aumento degli investimenti in energia, nello scorso anno la capacità produttiva dell’Albania è aumentata del 15,3 per cento, e la produzione da fotovoltaico si è quintuplicata, grazie soprattutto all’efficienza dell’impianto fotovoltaico di Karavasta nella regione meridionale del Paese.



