Sequestrati beni per 1,5 milioni a ex parroco coinvolto nell’inchiesta sul business dei migranti

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Sequestrati beni a ex parroco coinvolto nell’inchiesta Jonny, che fece luce sugli interessi dei clan del Crotonese nella gestione dei migranti. Nella giornata odierna i finanzieri del Comando Provinciale di Crotone, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, hanno dato esecuzione al decreto con il quale il Tribunale di Catanzaro –

Ufficio Misure di Prevenzione, ha disposto il sequestro, finalizzato all’applicazione della confisca, del patrimonio, del valore di circa 1,5 milioni di euro, riconducibile a un ex parroco di Isola di Capo Rizzuto ed a due suoi nipoti. Si tratta di Edoardo Scordio, ex parroco di Isola Capo Rizzuto.

Nell’aprile scorso, la sua condanna è stata ridotta ad otto anni ed otto mesi di reclusione. All’ex parroco, accusato di associazione mafiosa, è stata ridotta la condanna di primo grado (14 anni e 6 mesi) per via della prescrizione dei reati di malversazione nei confronti dello Stato contestati per aver distratto i fondi ricevuti per la gestione del Cara a favore della cosca Arena.