Serie A, Monza-Napoli 0-1: ci pensa McTominay, Conte aggancia l’Inter in vetta

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L’avvio del Napoli appare poco convinto, la squadra non riesce a mettere subito grande intensità in campo e in un paio di occasioni scopre anche il fianco alle ripartenze del Monza. La prima buona occasione i partenopei se la costruiscono su calcio di punizione, con Turati reattivo a respingere il destro di McTominay. Col passare dei minuti i ragazzi di Conte provano ad alzare i giri del motore, hanno un’ottima occasione con Rrahmani sugli sviluppi di corner (a lato di centimetri) e poi con un’incornata di Lukaku, deviata e alta di poco sopra la traversa.

Al 27′ Marin impegna Turati con una conclusione dalla distanza, ma al 29′ è il Napoli a tremare: Castrovilli ha un’occasione gigantesca dopo un inserimento sulla destra, ma il suo esterno non gira abbastanza e grazia Meret. Dopo lo spavento i partenopei vanno ulteriormente in affanno, rischiano ancora parecchio con una deviazione da pochi passi di Mota che per poco non beffa Meret e poi di nuovo su un colpo di tacco del portoghese che non trova abbastanza forza per indirizzarlo nell’angolino. Il primo tempo si chiude senza reti, ma con non poca sofferenza da parte degli ospiti.

A inizio ripresa Conte getta nella mischia Anguissa al posto di Gilmour, ma la sostanza non cambia: la squadra appare poco convinta, fatica ad andare in verticale e a trovare varchi verso l’area monzese. A mezzora dalla fine il Napoli passa al 4-2-4 con l’ingresso di Raspadori e al 69′ si costruisce l’occasione più clamorosa della serata: la palla in profondità è proprio di Raspadori per Politano, ma l’esterno azzurro si fa ipnotizzare da Turati e si divora lo 0-1. Il gol è comunque nell’aria e arriva pochi minuti dopo: l’assist è di nuovo di Raspadori, questa volta per la testa del solito McTominay, che ancora una volta sbroglia una situazione complicata approfittando anche della prima dormita della difesa del Monza.

Il neo entrato Simeone si vede neutralizzare da Turati la grande occasione per il raddoppio, costringendo i suoi a un finale di sofferenza, ma dopo qualche minuto col cuore in gola arriva il triplice fischio liberatorio: il Napoli torna a mettere sotto pressione l’Inter e non molla il sogno scudetto.