Spalletti sognava e immaginava un ritorno diverso a Napoli, sia come accoglienza che come risultato. Alla fine a trionfare è stato Conte e con pieno merito, perché la sua squadra ha dominato in lungo e in largo il primo tempo, ha preso gol nel primo tiro in porta della Juve ma alla fine l’ha spuntata grazie a un Hojlund in stato di grazia, coadiuvato da un Neres a tratti inarrestabile e imprendibile per i difensori bianconeri.
Entrambe le squadre erano in emergenza, ma il Napoli era praticamente senza centrocampo e ha saputo sopperire al meglio alle pesanti assenze. Juve, invece, troppo rinunciataria nella prima frazione (fallito l’esperimento Yildiz falso nove), un po’ meglio nella ripresa ma alla fine Milinkovic-Savic ha dovuto fare una sola parata su Zhegrova in tutta la gara. Troppo poco per uscire indenni dal Maradona, autentico fortino dei campioni d’Italia. Ora il Napoli è lontano 8 punti, troppi per una Juve che fatica davvero tanto a creare e che si appoggia solo sul talento di Yildiz e l’applicazione di McKennie.
Neres, come ormai consuetudine, ha mandato in tilt la retroguardia avversaria sin dai primi minuti: al 6′ il brasiliano mette un preciso cross sul secondo palo dove è appostato McTominay che di testa dà solo l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete. Un minuto dopo l’assist perfetto rasoterra in area piccola per Hojlund, che anticipa Kelly e in scivolata batte Di Gregorio. La reazione della Juve non arriva, Di Gregorio è bravissimo sulla torsione di testa di Di Lorenzo (26′) e nel recupero sempre McTominay e sempre di testa conclude a lato di un soffio.
Nell’intervallo Spalletti lascia negli spogliatoi uno sconcertante Cabal e inserisce David per aumentare il peso offensivo. Ma sono ancora i padroni di casa a sfiorare il raddoppio: al 49′ Hojlund punta e salta Kelly, Di Gregorio è miracoloso sul destro potente del danese, mentre al 55′ la punizione di McTominay termina a lato di poco. La Juve tiene meglio il campo e al 59′ trova il pari nel primo tiro in porta: Locatelli recupera palla in tackle su Hojlund, McKennie vede l’inserimento di Yildiz che prende contro-tempo Milinkovic-Savic e con un preciso diagonale pareggia.
Il gol subito sa di beffa per i campioni d’Italia, le squadre si allungano ed è ancora la coppia Neres-Hojlund a confezionare il gol-vittoria, pochi minuti dopo l’incomprensibile sostituzione di Yildiz: il brasiliano crossa perfettamente sul secondo palo, McKennie anticipa Lang ma di testa consegna il pallone a Hojlund che da pochi passi e sempre di testa fa secco Di Gregorio. La Juve si gioca anche la carta Zhegrova ma gli azzurri si difendono con ordine senza soffrire più di tanto e firmato il sorpasso all’Inter.



