La contestazione, i fischi e gli striscioni hanno inseguito il Milan per due giorni, prima a San Siro dopo la gara contro il Genoa e poi alla festa di Natale del club il giorno dopo. Eppure Fonseca non sembra preoccupato in conferenza prima della trasferta di Verona. “Io so come stanno le cose – ha detto – Voi non avete la possibilità di guardare gli allenamenti, magari uno di questi giorni venite a vederli per vedere l’atmosfera della squadra: è bellissima. È stata una settimana come le altre, con un buon clima per lavorare. Non ho mai sentito la squadra senza fiducia dopo la partita, senza voglia di lavorare, con tristezza. Mai sentito questo. Tutti noi capiamo la frustrazione dei tifosi, devo dire che non c’è nessuno che vuole vincere più di noi. Lavoriamo per farlo. Quello che possiamo fare è lavorare per cambiare i risultati, i tifosi lo meritano. Questo è quello che possiamo fare, capendo e rispettando la protesta dei tifosi”.
Eppure il momento è delicato anche se il mister vuole evitare i drammi alla vigilia di una sfida che, storicamente, può nascondere grandi insidie. Il Verona in passato ha fatto malissimo alla squadra rossonera, e anche questa volta, in caso di sconfitta, potrebbe gettare nel baratro la stagione del Milan e quella di Fonseca.



