Il 28 ottobre 2024, presso il Parlamento Europeo in Italia, si è svolto il 7° Convegno Nazionale “Minori al Centro: dal disagio alla tutela – aspetti clinici e giuridici”
Questo evento ha riunito esperti del settore, psicologi, giuristi e operatori sociali per discutere delle problematiche legate ai minori e alla loro protezione in situazioni di disagio.
In qualità di psicologa e esperta in vittimologia, ho avuto il privilegio di presentare un intervento focalizzato sulla vittimizzazione in famiglia, con particolare attenzione ai matrimoni combinati.
Ho evidenziato come tali pratiche possano portare a situazioni di violenza e sofferenza per i minori coinvolti, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare per affrontare questo fenomeno.
Durante il convegno, sono emerse diverse testimonianze e casi studio che hanno messo in luce l’urgenza di adottare misure preventive e protettive per i minori.
La discussione ha incluso l’importanza della formazione degli operatori sociali e giuridici, affinché possano riconoscere e affrontare tempestivamente i segnali di disagio.
È stato anche posto l’accento sulla necessità di una maggiore collaborazione tra le istituzioni, le famiglie e la società civile per costruire reti di supporto efficaci.
Desidero ringraziare moltissimo il presidente Stefano Callipo dell’Osservatorio Violenza e Suicidio per avermi voluta in questo convegno come relatrice. Questo evento è stato dedicato a Nadia, una figura che ha rappresentato una luce di speranza e un esempio di resilienza per molti.
È fondamentale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questi temi, affinché si possa garantire un futuro migliore e più sicuro per tutti i bambini.
In conclusione, il 7° Convegno Nazionale “Minori al Centro” ha rappresentato un passo significativo verso la creazione di un ambiente più protettivo per i minori. È essenziale che tutti noi, come professionisti e cittadini, ci impegniamo attivamente nella lotta per i diritti dei minori, affinché ogni bambino possa crescere in un contesto di sicurezza, rispetto e amore.
Dr.ssa Klarida Rrapaj




