De Benedetti? “Ne ho parlato dieci giorni fa con Berlusconi, ed era infastidito, il rapporto tra i due rimane di grande tensione. E mi ha detto: aspetto i soldi che gli ho dovuto dare per la Mondadori…” Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, intervistato da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro
Quando ha incontrato Berlusconi l’ultima volta? “Poco prima del ricovero e ho accolto la sua eredità rispetto a quello che sarà il futuro. Non ne uscirà un Berlusconi politico ma un Berlusconi uomo, lui ha una profonda antipatia per la politica, la sua categoria preferita è l’amicizia”. Come tornerà in campo il Cavaliere? “Ora comincia un passaggio storico: Berlusconi si occuperà più della famiglia che dalla politica.
Dieci giorni fa m’ha detto che vorrebbe fare un partito Repubblicano ma ha aggiunto: ‘a 90 anni non potrò certo candidarmi io’. Questa cosa, la malattia la indica come un passaggio inevitabile, ora io credo che lui debba occuparsi di se stesso”.
E chi potrebbe esser il suo erede politico? “Non c’è un erede politico ma certamente uno che ha l’intelligenza e le caratteristiche per fare una parte del genere è Matteo Renzi – ha ragionato a Rai Radio1 Vittorio Sgarbi – solo che lui sconta un’antipatia popolare, però è molto sveglio ed intelligente”.


