Sgarbi: “Secondo Provenzano Meloni sarebbe fuori dall’arco democratico, ma questo…”

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“Secondo l’ex ministro del Pd Provenzano (uno di quelli abituati a governare senza vincere le elezioni) Giorgia Meloni sarebbe ‘fuori dall’arco’ democratico e repubblicano”

Dentro l’arco democratico sono inevitabilmente tutti i partiti votati in democrazia da cittadini liberi. Questo non avviene nei paesi comunisti, evidentemente ancora cari a Provenzano. E se, per un esponente del Partito Democratico, è lecito riconoscersi in una storia che discende da Togliatti, complice di Stalin, e ha visto la famiglia Castro al potere, con i dissidenti uccisi o ancora in carcere, per un esponente della destra democratica è lecito coltivare il pensiero di Giovanni Gentile, ucciso dagli antifascisti, e il pensiero di Luigi Pirandello. Senza rimpianti, con convinzione. Si tratta di principi, così come nessuno nega l’importanza della architettura e dell’urbanistica fascista, riconosciuta dall’Unesco (fascista anche l’Unesco?)“.

E’ la dura risposta social del critico d’arte e deputato, Vittorio Sgarbi, alle affermazioni del vice segretario dem, Peppe Provenzano.

“L’accostamento al franchismo, dal quale discendono l’attuale assetto dello Stato spagnolo; e al fascismo, dal quale discendono lo statuto della Scuola Normale di Pisa come la legge di tutela dei beni culturali, e buona parte dello Stato sociale, tra cui l’Inps, non ha niente a che fare con le ‘ambiguità’ denunciate da Provenzano – prosegue Sgarbi…

Si tratta di “ radici’ che sono cresciute, come alcuni dei principi del comunismo, nel terreno democratico costituito dalla volontà degli elettori. Poco interessante per chi, come Provenzano, è abituato a governare dopo aver perso le elezioni.

L’accostamento al “neofascismo” ha lo stesso senso dell’accostamento del nome Provenzano a quello del suo omonimo mafioso, detto “Zu Binnu” o “il ragioniere”, condizione estranea a “Zu Peppe”, sragionante” conclude Sgarbi.