SHRINKFLATION: INFRAZIONE UE CONTRO ROMA PER ETICHETTE

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CODACONS: ETICHETTE TARDIVE E POCO UTILI 

Le etichette contro la shrinkflation adottate dall’Italia sono tardive e ormai poco utili ai consumatori, in quanto numerosi prodotti sono stati già colpiti dal riporzionamento. Lo afferma il Codacons, commentando la procedura d’infrazione aperta dalla Commissione Europea contro l’Italia.

Il Codacons è stata la prima associazione ad aver denunciato la “shrinkflation”, ossia la riduzione delle quantità di prodotto vendute nelle confezioni senza una analoga riduzione di prezzo al pubblico. Un fenomeno che coinvolge una quantità enorme di prodotti, dagli alimentari (gelati, patatine, biscotti, pasta, ecc.) ai prodotti per la casa (detersivi e simili), passando per quelli per l’igiene personale (carta igienica, fazzolettini di carta, dentifrici, shampoo, ecc.), e che determina una vera e propria inflazione occulta a danno dei consumatori i quali, a parità di spesa, si ritrovano meno quantità di beni nei carrelli.

Tuttavia le recenti misure inserite nel Ddl concorrenza, seppur corrette nella forma e nelle intenzioni, appaiono poco utili – denuncia l’associazione – Obbligare solo adesso i produttori a indicare in etichetta le riduzioni delle quantità di prodotto, quando le confezioni sono state oramai già tagliate nel corso degli ultimi anni danneggiando i consumatori, equivale a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati.