Minore spesa ed una partenza dei saldi rallentata: queste le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio che prevede un calo degli acquisti del 40%.
Secondo i dati raccolti da Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà oltre il 40% in meno e in media 135 euro – 58 euro pro capite – per un valore complessivo intorno ai 2,1 miliardi. Mentre in alcune regioni i saldi estivi sono già iniziati (Sicilia, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte) il resto dell’Italia terrà duro fino al 1 agosto.
“È un peccato che la Conferenza delle Regioni, invece di confermare la data unica al 1 agosto, abbia lasciato alle Regioni la libertà di scegliere se anticipare di una settimana o meno, creando di fatto inopportune concorrenze tra territori limitrofi. I saldi rappresentano sempre un rito collettivo che, anche in tempi di Covid, risponde alle attese dei consumatori se non altro per trovare il piacere dell’affare e della soddisfazione di un desiderio o per semplice gratificazione dopo un lungo periodo di rinunce” ha sottolineato Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia Confcommercio.
“I consumi post lockdown non sono, al momento, ripartiti soprattutto nei centri delle grandi città che stanno vivendo un momento estremamente complicato, per l’elevato utilizzo dello smart working, della cassa integrazione e della situazione di incertezza che porta all’incremento del risparmio privato” ha evidenziato Borghi.
Saldi da sfruttare per aumentare i consumi dopo il lockdown
“Per far ripartire il settore dobbiamo trovare sinergie e collaborazioni anche per permettere ai nostri centri di rivivere e dare maggior fiducia ai nostri connazionali verso l’acquisto nei negozi di prossimità. I saldi di fine stagione potrebbero così rappresentare una risposta, con un momentaneo picco euforico dei consumi, alle pesanti perdite registrate da oltre il 60% delle imprese dalla riapertura del 18 maggio” ha concluso Borghi.
I primi di maggio, date le difficoltà economiche dei negozianti causate dal prolungato lockdown che ha reso impossibile la vendita delle merci, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha deciso che i saldi estivi del 2020 venissero rinviati al primo agosto.