E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’allarme lanciato dall’Osservatorio sulle crisi idriche convocato dall’Autorità distrettuale del Fiume Po – Ministero transizione ecologica, secondo il quale sono saliti a cento i giorni senza piogge significative per il distretto padano, con gli affluenti Trebbia, Secchia e Reno sono ai minimi storici dal 1972, mentre Dora Baltea, Adda, Ticino registrano un -75% nelle portate.
Nella pianura padana le coltivazioni seminate in autunno sottolinea Coldiretti – come orzo, frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischia di essere compromessa dalla siccità. Ma a preoccupare è anche lo sviluppo dei prati destinati all’alimentazione degli animali perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile. Dall’altra parte nei prossimi giorni partiranno le lavorazioni per la semina del mais, ma con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche.



