Il nuovo Direttore della Polizia di Stato della Repubblica d’Albania, Ilir Proda, ha incontrato l’Ambasciatore Italiano Fabrizio Bucci e l’esperto del settore Sicurezza Salvatore Gava
Oltre alla reciproca presentazione, che si è svolta in un clima molto cordiale e massimamente collaborativo, è stata apprezzata la collaborazione tra le forze dell’ordine dei nostri due Paesi, destinate a procedere con speditezza sulla via di un ulteriore rafforzamento sulla scorta dei significativi risultati raggiunti ancora in tempi più recenti sul fronte del contrasto ai traffici illegali sulla rotta adriatica.
Il Direttore Proda ha espresso gratitudine per il clima di capillare cooperazione con Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza – che trovano sintesi ed espressione nel Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia – nonché per il sostegno nella lotta al terrorismo, ai gruppi criminali, alla piaga della coltivazione e del traffico di droga e dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina, senza dimenticare la fondamentale opera di tracciamento e mirata individuazione dei beni provento di attività delittuose.
“Decenni di partenariato – ha ribadito Ilir Proda – hanno portato alla creazione di molteplici squadre investigative e di operazioni congiunte di Polizia, che hanno per esempio consentito la cattura di persone che erano ricercate a livello internazionale. Questo partenariato è stato ampliato durante la stagione estiva da poco conclusa, e ha nello stesso tempo riguardato altri aspetti che spaziano dall’istruzione alla formazione del personale in divisa”.
Nel frattempo, l’Ambasciatore Fabrizio Bucci e l’incaricato alla Sicurezza Salvatore Gava si sono congratulati con l’alto dirigente Ilir Proda per il nuovo incarico assunto, e hanno confermato la disponibilità delle forze dell’ordine della Repubblica italiana a collaborare strettamente con le omologhe autorità albanesi in tutte le battaglie congiunte contro la criminalità così da garantire la sicurezza dei cittadini di entrambi i Paesi e la salvaguardia delle condizioni basilari di legalità che costituiscono un fattore concorrente al cammino irreversibile di integrazione europea dell’Albania.





