Sicurezza stradale. Vicepresidente De Berti: “Zanoni stravolge i dati e strumentalizza una tematica drammatica. Stanziamenti record, altro che tagli”

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“Ancora una volta il consigliere Andrea Zanoni dà prova della sua disinvoltura nel manipolare i dati pubblici a fini di propaganda.

Disinformare i cittadini e strumentalizzare una tematica tanto seria come la sicurezza stradale, per tentare di guadagnare qualche titolo nella corsa elettorale, è semplicemente inaccettabile.

Soprattutto quando lo si fa a spese di decine di amministrazioni comunali che hanno partecipato con serietà a un bando trasparente e con regole chiare”, dichiara la vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, replicando alle dichiarazioni del consigliere AVS.

“Zanoni sostiene che i fondi regionali per la sicurezza stradale sarebbero stati ‘divorati’ dalla Superstrada Pedemontana Veneta, a suo dire responsabile dell’esclusione di 50 comuni trevigiani dal bando 2025. Si tratta di un’affermazione falsa, facilmente smentita dai numeri. La Regione ha corrisposto il primo Canone di Disponibilità per la SPV a partire dal 1° marzo 2024.

Eppure, dal 2016 al 2023, quindi prima che la Pedemontana entrasse in esercizio, sono stati finanziati oltre 105,8 milioni di euro per la sicurezza stradale, con una media annua di 13,2 milioni.

Per l’anno 2025, con SPV attiva, è stato invece approvato uno stanziamento di 17,5 milioni di euro. Si tratta di uno dei più alti mai previsti dalla Regione per questo tipo di interventi, con un aumento superiore al 30% rispetto alla media degli ultimi otto anni. Altro che tagli: siamo di fronte a una scelta politica e amministrativa chiara, concreta e orientata a rafforzare la sicurezza nei nostri territori”, aggiunge De Berti.

“Zanoni cita 50 comuni esclusi dai finanziamenti – prosegue la vicepresidente – ma dimentica di spiegare che il bando regionale è competitivo, come ogni procedura trasparente e pubblica, e prevede una graduatoria basata su criteri oggettivi. I Comuni partecipano liberamente e vengono valutati con le stesse regole, senza alcuna discriminazione. Parlare di ‘condanna dei trevigiani’ è offensivo per le amministrazioni e per i tecnici che hanno lavorato sui progetti”.

Quanto ai rilievi sul canone SPV e le entrate da pedaggi, De Berti replica con fermezza: “Nel bilancio regionale approvato a dicembre 2024, il canone per la SPV è coperto, nel rispetto degli equilibri di bilancio.

Inoltre, è stata garantita l’agevolazione del 60% sul pedaggio per i pendolari e i residenti.

Le entrate derivanti dalla SPV crescono mese dopo mese, e l’intera operazione è sotto il controllo della Corte dei Conti e della Sezione regionale di controllo, che ha approvato il rendiconto 2024 riconoscendo la tenuta virtuosa del bilancio del Veneto. I flussi di traffico lungo la SPV sono in costante crescita, anche negli ultimi mesi, confermando la progressiva affermazione dell’infrastruttura come asse strategico per la mobilità regionale ed extraregionale”.

“È altrettanto grave che si accusi la Pedemontana, una delle opere infrastrutturali più strategiche del Nord Italia, di essere la causa della mancata sicurezza sulle strade. Se fosse davvero così, come mai il finanziamento per la sicurezza stradale è aumentato nel 2025?”, sottolinea De Berti.

“La verità è che Zanoni si appiglia alla SPV ogni volta che cerca un nemico da additare. È una posizione ideologica, non tecnica – aggiunge -. E se l’unico argomento elettorale che riesce a proporre è quello di mettere contro territori e infrastrutture, allora è chiaro che la sua è una politica dell’opposizione sterile e del sospetto permanente”.

“Già che la considera così disastrosa – conclude la Vicepresidente – colgo l’occasione per suggerire al consigliere Zanoni, noto frequentatore della Pedemontana, di boicottarla coerentemente con le sue idee. Magari, tra un attacco e l’altro, potrà provare a raccontare ai veneti anche come riesce a spostarsi così velocemente da Treviso a Vicenza. Sarebbe un esercizio di trasparenza che finalmente ci troverebbe d’accordo”.