Il Banchiere internazionale e scrittore ha dedicato al compianto Cavaliere e più volte Premier uno specifico paragrafo all’interno del proprio best seller edito nell’estate del 2020
“Potenti, ricchissimi e discoli? Io li ho sempre trovati generosi, educati, affabili”. Così il Professor Beppe Ghisolfi conclude il proprio paragrafo dedicato al Silvio Berlusconi e al fratello di questi, Paolo, nell’ambito di “Visti da vicino”, una raccolta antologica dei principali profili di personalità del mondo della comunicazione, dell’economia, della politica della prima, seconda e perché no della terza Repubblica che hanno scandito oltre quarant’anni di vita e carriera multimediale e bancaria dell’Autore.
Beppe Ghisolfi conobbe Silvio Berlusconi quando questi era da pochi mesi diventato per la prima volta Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito della fondazione di Forza Italia e del centrodestra e della vittoria alle elezioni politiche della primavera del 1994. Nell’autunno di quell’anno, una tragica alluvione mise in ginocchio il Piemonte causando perdite di vite umane e di attività economiche, e il Premier giunse nella nostra regione, e nella provincia di Cuneo funestata dall’esondazione del Tanaro, per un sopralluogo che volle condurre personalmente nei luoghi della tragedia. Atterrò a Levaldigi e il Professor Ghisolfi, all’epoca direttore responsabile dell’informazione di Telecupole Piemonte, cercò di avvicinarsi a lui per raccoglierne le dichiarazioni. Immediatamente il suo entourage cercò di impedire ogni tentativo di avvicinamento, asserendo che il Capo del Governo avesse molti impegni in agenda e non potesse trattenersi con i rappresentanti della stampa. “Silvio Berlusconi, a differenza del suo apparato di collaboratori, trovò il tempo per rispondere alle mie domande e anche per scambiare quattro chiacchiere con assoluta tranquillità”, ricorda l’autore Ghisolfi nel proprio libro.
La conoscenza della famiglia Berlusconi, da parte del Banchiere scrittore, si è estesa anche al fratello Paolo, che dopo il debutto politico di Silvio ne rilevò le attività editoriali.
“Una sera eravamo a cena a casa sua (di Paolo, ndr) con altri giornalisti e la compagna Natalia Estrada. Si stava chiaccherando amabilmente quando arrivò una telefonata. La mamma di Paolo era scivolata e si era procurata una distorsione alla caviglia. Paolo abbandonò immediatamente la compagnia e corse dalla madre. Ritornò rincuorato due ore dopo e si esibì in alcuni giochi di prestigio.
L’affetto di Silvio e Paolo Berlusconi nei confronti dei genitori è sempre stato proverbiale”, conclude Ghisolfi a proposito del paragrafo dedicato al Cavaliere di Arcore.
A volte sono i singoli episodi, anche quelli in apparenza secondari, a determinare il carattere e il profilo umano reale di persone che troppo spesso sono altrimenti relegate al loro essere etichettate come “personaggi”, con tutte le positività ma anche le negatività che quest’ultima espressione porta con sé.
Del resto, chi scrive ricorda benissimo, con inevitabile commozione, il Silvio Berlusconi che nel giorno di Pasqua del 1997 si recò in Puglia a portare solidarietà e sostegno ai cittadini albanesi sopravvissuti al naufragio della nave Kater Rades vittima di una collisione nel mare Adriatico nel tentativo di raggiungere l’Italia in partenza da un’Albania che 26 anni fa era logorata dalla guerra civile post comunista. Ricordi che appaiono lontani, ma che in queste ore ci tornano e appunto vediamo più che mai da vicino.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




