Smog, Coldiretti: allarme in inverno senza pioggia, sos siccità

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A favorire lo smog nelle città è l’andamento climatico anomalo con assenza di vento e un inverno senza piogge significative al nord dove in molte zone non piove da settimane ed è allarme siccità con fiumi e laghi svuotati.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in riferimento all’allarme smog e polveri sottili in diverse regioni d’Italia, dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Toscana alla Lombardia mentre Roma si prepara alla sua seconda domenica ecologia per abbattere gli inquinanti.

L’anomalia climatica è evidente dalla situazione del fiume Po che ha portate praticamente dimezzate rispetto ad un anno fa e sono scese a Piacenza ad appena 379,7 metri cubi al secondo, il dato più basso degli ultimi 16 anni secondo l’Anbi. Una condizione di magra invernale che – precisa la Coldiretti – riguarda anche altri del nord mentre i grandi laghi che, da quello Maggiore a quello di Como che sono scesi ad un livello ben al di sotto della media storica del periodo. A preoccupare è anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell`arco alpino ed appenninico ed il cui valore, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, registra un -57.6%. Sono gli effetti di un andamento climatico anomalo che – sottolinea la Coldiretti – condiziona la vita sia in città con l’innalzamento dei livelli di inquinamento e nelle campagne dove ci sarà bisogno di acqua per le coltivazioni con la ripresa vegetativa.

Una tendenza destinata ad accentuarsi che influenza anche i microclimi urbani con l’inquinamento dell’aria è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ e bisogna quindi intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori.

Con l’Italia che dispone di appena 31 metri quadrati di verde urbano per abitante è strategico puntare su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione. L’obiettivo – precisa la Coldiretti – è quello di creare vere e proprie oasi mangia smog nelle città dove respirare area pulita grazie alla scelta degli alberi più efficaci nel catturare i gas ad effetto serra e bloccare le pericolose polveri sottili.

A provocare lo smog nelle città – continua la Coldiretti – è l’effetto combinato dei cambiamenti climatici, del traffico e della ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono in modo rilevante e a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi. Una situazione preoccupante anche per i grandi centri urbani – evidenzia Coldiretti – dove il verde per mitigare il clima e ammortizzare gli effetti negativi dell’inquinamento oscilla su valori che vanno dai 6,4 metri quadrati per abitante di Messina ai 16,7 a Roma, dai 18 di Milano ai 24,3 di Firenze, dai 43 di Venezia ai 9,3 di Bari.