CODACONS: INDENNIZZI SOLO ANNUNCIATI, CITTADINI PRESI DI SORPRESA: NON POSSONO PAGARE LORO IL CONTO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
SERVE UN INDENNIZZO PROPORZIONATO AL DANNO SUBITO
Il Codacons, già intervenuto in merito alle limitazioni imposte a Roma ai proprietari di auto Euro 5, e pur comprendendo le ragioni di tutela ambientale che hanno determinato l’adozione del provvedimento, contesta modi e tempi dello stop ai veicoli Diesel Euro 5 adottato in Piemonte.
Come per la stangata su biglietti dei mezzi pubblici e dei parcheggi deliberata nelle scorse settimane dalla Giunta Comunale, anche la nuova misura della Regione Piemonte – anticipata di due anni rispetto al previsto – non tiene assolutamente conto del notevole pregiudizio che si produce a danno dei cittadini. È evidente, infatti, che non si possa obbligare – in tempistiche assolutamente inadeguate e prendendo di sorpresa i cittadini – un gran numero di lavoratori e di famiglie a sostituire i propri mezzi di trasporto privato in nome della transizione ecologica, in un momento in cui le difficoltà economiche già gravano pesantemente su di essi e sulle imprese, senza adeguati incentivi (che, per ora, sono solo annunciati).
L’Associazione chiede di adottare ogni provvedimento idoneo a garantire ai proprietari di autovetture Diesel Euro 5 pregiudicati la liquidazione di un equo indennizzo, proporzionato al valore del danno subito a causa della privazione del godimento del bene (l’automobile).
“L’idea di contrastare lo smog è sacrosanta, ma farlo senza incentivi massicci e mentre rincarano i mezzi pubblici è profondamente sbagliato”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Non possono essere i cittadini a pagare il conto della transizione ecologica: aziende di automobili e istituzioni devono dare il loro contributo. Mai come stavolta è necessario garantire un indennizzo ai cittadini”, conclude.



