Il finale della corrente legislatura si qualifica per una serie di cambiamenti al vertice della massima Assemblea legislativa e nel vertice di alcuni ministeri fondamentali della compagine esecutiva
Il Premier alla platea degli iscritti e delegati: “I Deputati sono pagati per essere fra la gente non solo in occasione di foto o delle mie visite”
Elisa Spiropali, ministro uscente per i rapporti con il Parlamento, sarà eletta alla presidenza di quest’ultimo in sostituzione della dimissionaria collega di partito Lindita Nikolla. Contemporaneamente, il suo vice sarà l’attuale capogruppo del PS Bledi Cuci, mentre la guida dei parlamentari socialisti passerà a Niko Peleshi, titolare in carica del dicastero della Difesa.
Per effetto di tale rotazione, la compagine ministeriale sarà innovata come segue: a capo del ministero degli affari interni, Taulant Balla sarà sostituito da Ervin Hoxha – oggi alla guida del servizio statale per la concessione della libertà vigilata – e subentrerà a propria volta a Elisa Spiropali come ministro per i rapporti con l’assemblea parlamentare; nello stesso tempo, al vertice del dicastero della Difesa subentrerà Pirro Vengu, direttore uscente dell’autorità portuale di Durazzo, mentre al timone del ministero delle Finanze Ervin Mete sarà sostituito da Petrit Malaj, odierno direttore dell’agenzia nazionale per le risorse naturali.
L’annuncio è arrivato da Edi Rama in prima persona, nel corso dell’articolato e intenso intervento che questi ha svolto nel corso dell’assemblea plenaria del Partito socialista con cui è stata avviata, a tutti gli effetti, la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche nazionali della primavera del prossimo anno.
I mutamenti nell’ambito della compagine governativa sono stati oggetto di un preventivo confronto fra lo stesso Rama e il Presidente della Repubblica Bajram Begaj, a cui nei prossimi giorni spetterà la ratifica dei decreti di nomina dei Ministri così designati.
Nomine di un certo rilievo: Petrit Malaj proviene da una lunga carriera nel settore bancario dirigenziale, mentre Pirro Vengu come direttore del Porto di Durazzo ha preordinato l’accordo per la realizzazione dello strategico progetto Durres Marina Yachting e del parallelo progetto per la designazione di Porto Romano come polo industriale e doganale di interesse balcanico e come sede di una base marittima della NATO.
L’onorevole Rama ha inoltre delineato alcune priorità nella prospettiva del futuro quarto mandato: la candidatura dell’Albania e di Tirana per il summit dell’alleanza atlantica del 2027, e il completamento delle condizioni per trattare il processo di adesione all’Unione Europea entro il 2030, facendolo precedere da una serie di riforme per l’integrazione dei mercati e per la piena armonizzazione delle normative in materia finanziaria, di trasparenza legale e amministrativa, di Stato di diritto giudiziario e di protezione dei cittadini consumatori.
Edi Rama ha infine esortato i parlamentari, presenti e candidati futuri, a impegnarsi a lavorare di più fra la gente, poiché è dalle tasse dei contribuenti albanesi che essi traggono la propria indennità e quindi è necessario che la loro presenza in pubblico non avvenga solo in occasione delle visite del Primo ministro nei singoli collegi elettorali o delle foto per le campagne di tesseramento. Alla porta del presidente del Consiglio – ha specificato – si busserà unicamente per sottoporre i problemi dei territori e delle comunità locali, non per richieste di favorì personali.
Dir politico Alessandro Zorgniotti






