Solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici Testi di Greve in Chianti

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Molti titolari stanno approfittando della crisi da Covid per “ristrutturare” i loro pacchetti aziendali, leggi chiudere siti produttivi, licenziare quando sarà possibile e intanto accedere alla Cassa integrazione e spostare la produzione su altri siti (dove già ora si lavora in straordinario).

E’ quanto sta accadendo al Cementificio di Testi da poco passato a Buzzi Unicem.

Solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici in lotta.
Le nostre richieste non cambiano: lavorare meno, lavorare tutti, ossia ridurre l’orario di lavoro a parità di salario e redistribuirne il carico, impedire per legge ai gruppi aziendali di scaricare singoli stabilimenti senza che vi sia una crisi di gruppo, attivare un sistema di welfare universalistico per chi realmente perderà il lavoro e l’attività a causa della pandemia e avviare un “Piano per il futuro”, guidato dal pubblico, che consenta di riconvertire in senso ecologico l’economia italiana, finanziato con un prelievo di solidarietà dal patrimonio dei tanti milionari di questo ricco paese.

Non è il tempo delle promesse, come hanno dimostrato i lavoratori Whirpool di Napoli.