Il 38% ha dichiarato di voler aumentare gli sforzi di conservazione sia sui terreni di proprietà dello Stato che su quelli privati, mentre il 42% vuole che le iniziative si concentrino sulle foreste di proprietà dello Stato.
Leif Schulman, direttore generale dell’Istituto finlandese per l’ambiente (SYKE), ha dichiarato che i risultati rappresentano una chiara indicazione per i decisori politici.
L’indagine ha rilevato che i giovani adulti sono più entusiasti della conservazione rispetto alle generazioni più anziane. Le donne erano anche più inclini degli uomini a voler proteggere la natura.
Schulman ha detto che le persone sono più inclini a favorire la conservazione volontaria che le iniziative forzate.
L’espansione delle aree naturali protette è necessaria per arrestare la perdita di biodiversità, secondo Schulman, che ha anche affermato che la conservazione da sola non risolverà la crisi della biodiversità del pianeta.
“Dobbiamo cambiare il modo in cui utilizziamo le nostre risorse naturali, soprattutto in termini di agricoltura e silvicoltura”, ha affermato.
L’Associazione finlandese per la conservazione della natura (FANC) ha a lungo criticato il volume del taglio e ha chiesto che le vecchie foreste, in particolare, siano protette dal disboscamento per proteggere la biodiversità.
La capacità delle foreste di assorbire le emissioni è una pietra miliare del piano per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2035, come promesso dal governo del Primo Ministro Sanna Marin (SDP).
Il patto globale per la natura delle Nazioni Unite prevede la protezione del 30% delle terre e dei mari del pianeta.
Il governo sta attualmente esplorando le possibilità di aumentare la conservazione.
Schulman ha dichiarato all’Yle di ritenere che la Finlandia debba inizialmente destinare alla conservazione i terreni di proprietà dello Stato.
“Questa terra appartiene a tutti noi”, ha spiegato. “È difficile capire perché non dovremmo iniziare da lì”.
L’agenzia per i parchi e le foreste Metsähallitus gestisce le foreste di proprietà dello Stato. L’agenzia incamera ogni anno denaro nelle casse dello Stato grazie all’abbattimento del legname.
“Metsähallitus ha bisogno di una decisione politica perché il suo obiettivo di entrate diminuisca”, ha spiegato Schulman.
Questi obiettivi, tuttavia, sono diminuiti negli ultimi anni: da 148 milioni di euro nel 2019 a 114 milioni nel 2020, per scendere a 99 milioni nel 2021. L’obiettivo di quest’anno è di nuovo in aumento: 119 milioni.
Il sondaggio di Yle, condotto da Taloustutkimus, ha intervistato 1.614 persone a metà maggio attraverso un panel internet. Il margine di errore è di 2,3 punti percentuali in entrambi i casi.



