SOSTEGNO ALL’UCRAINA, ALBANIA PROTAGONISTA ALL’ONU CON GLI USA: “SANZIONI ANCHE DA NOI CONTRO IL REGIME DI PUTIN”

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Olta Xhacka, ministra d governo Rama per gli affari esteri e l’integrazione europea, ha annunciato che è in fase di predisposizione il testo giuridico che renderà esecutiva la totale condivisione che il Paese delle Aquile ha espresso a favore del pacchetto di sanzioni commerciali, patrimoniali e finanziarie deliberato da Stati Uniti d’America e Unione Europea

L’Albania, assieme all’amministrazione del Presidente USA Joe Biden, in seno alle Nazioni Unite – del cui Consiglio di sicurezza fa parte da quest’anno – ha assunto la co-presidenza delle iniziative per la gestione della crisi ucraina, mettendo a punto e portando in approvazione il documento di risoluzione di piena condanna dell’aggressione operata dalla Russia di Putin verso l’Ucraina, e di conseguente appoggio alle iniziative volte a salvaguardare la sovranità nazionale, i diritti umani e l’integrità territoriale dello Stato guidato dal presidente Zelensky.

Un provvedimento del quale la Ministra Olta Xhacka va particolarmente fiera, ribadendo che la sfida per salvare l’Ucraina chiama a raccolta l’intera Europa libera e democratica e ricordando che il Paese delle Aquile procederà alla schedatura di centinaia di persone fisiche e di decine di istituzioni collegate al regime di Putin, al fine di congelare patrimoni, transazioni e possibilità di esportazioni; le restrizioni si applicheranno altresì nei confronti delle linee aeree e si tradurranno infine nella mancata partecipazione delle federazioni calcistiche e sportive albanesi a eventi con le corrispondenti delegazioni nazionali russe.

Il primo ministro Edi Rama ha rimarcato l’ulteriore scenario di solidarietà con cui il Paese delle Aquile intende contribuire alla politica umanitaria continentale: la possibilità e la disponibilità delle istituzioni e delle strutture ricettive albanesi a garantire l’accoglienza e l’armonico inserimento di un certo numero di rifugiati in fuga dall’Ucraina devastata da Putin. Sarebbe la prosecuzione di una prassi altamente nobile e virtuosa che il Premier di Tirana ha nel concreto evidenziato in una pluralità di occasioni, dall’invio di un contingente di infermieri nella primavera del 2020 nella Lombardia flagellata dal coronavirus, all’apertura dei confini ad alcune centinaia di afghani cacciati o perseguitati dai talebani di Kabul.

“Non siamo ricchi, ma non voltiamo le spalle”, ha ricordato Rama in tali occasioni.
La nostra redazione desidera esprimere la massima gratitudine a Edi Rama e Olta Xhacka.

Dir. politico Alessandro ZORGNIOTTI