Lavorare da remoto aiuta l’ambiente, emissioni ridotte del 50%
Tutti ricordiamo l’impatto che il lockdown legato all’epidemia di covid ebbe sull’ambiente. Il mare azzurro, la laguna di Venezia cristallina, i delfini nei porti, l’aria più pulita. In quel periodo oltre a dover ridisegnare i nostri spazi e le nostre abitudini iniziammo anche a concepire il lavoro in modo diverso. Grazie alla tecnologia e alla rete per tantissimi di noi fu possibile continuare a lavorare da casa, mentre gli uffici delle aziende erano chiusi. Il concetto di smart working ne uscì rafforzato tanto che ancora oggi a fine pandemia, le persone che lavorano da casa sono molto più numerose, ma tradotto in cifre, quanto potrebbe aiutare l’ambiente se tutti lavorassimo in smart?
Lo studio è stato effettuato dalla Microsoft e dalla Cornell University e pubblicato su una delle riviste scientifiche più affermate del mondo, PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences). Sono stati analizzati i dati relativi alle abitudini dei dipendenti di Microsoft negli Stati Uniti, considerando vari fattori come l’uso della tecnologia di comunicazione, gli spostamenti per lavoro e l’energia utilizzata in ufficio e a casa. I risultati sono stati sorprendenti, i telelavoratori avevano un impatto ambientale in termini di CO2 (anidride carbonica, uno dei principali gas deputato al riscaldamento globale) del 54% in meno rispetto ai loro colleghi che però lavoravano in ufficio. L’energia utilizzata dagli uffici è risultata la principale colpevole. Senza l’esigenza di riscaldare, raffreddare e alimentare enormi spazi per tutto il giorno, le emissioni sono scese drasticamente. In aggiunta anche il risparmio energetico e in termini di CO2 legato ai trasporti non più necessari per recarsi in ufficio.
Ma una riduzione delle emissioni non è l’unico vantaggio, il telelavoro ha avuto effetti positivi anche di altra natura, in particolare per le persone con disabilità. Senza la necessità di spostarsi fisicamente in un ufficio, secondo i dati forniti dal Bureau of Labor Statistics un numero record di persone con disabilità ha trovato impiego nel 2022. Se organizzato correttamente e armonizzato con momenti in presenza, il lavoro remoto può offrire una soluzione vincente per i lavoratori, le aziende e il pianeta.


