Sta andando avanti questa baracconata del successo di Renzi in Toscana

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Ma successo de che? Il simbolo non c’era, lui stesso si vergogna di mettere il suo simbolo nella scheda e quella lista aveva il nome di Giani (quindi è stata votata per Giani.
Oltretutto, anche numericamente, Renzi non ha ottenuto nessun risultato eclatante. Perché questa continua disonestà intellettuale?
Ciro alcuni pezzi dell’articolo di Ilaria Proietti oggi sul Fatto Quotidiano.
“Altro che 9%, nella sua Toscana Renzi ha gli stessi voti di prima.
(..) le ambizioni strillate da Matteo Renzi dopo il risultato in Toscana di Casa riformista sembrano un effetto ottico. A conti fatti nel contenitore messo in campo a sostegno di Eugenio Giani, gli eletti di Italia Viva sono solo due, Francesco Casini (consigliere a Palazzo Vecchio che ha preso 3200 preferenze) e Stefania Saccardi (che ne ha prese 5200), i cui seggi sono entrambi scattati a Firenze.
Gli altri due baciati dalle urne sono Federico Eligi di +Europa – il seggio per lui è scattato a Pisa – e Vittorio Salotti, eletto a Lucca, considerato uomo di Andrea Marcucci oggi animatore con Marattin dei Liberali Democratici.
Non è tutto. L’ottimo dato celebrato da Renzi sfrutta anche il traino di Giani, visto che Casa Riformista era innanzitutto la lista civica del presidente. Per questo viene il sospetto che l’ultimo travestimento di Renzi corrisponda più o meno al risultato di cinque anni fa, quando Iv e +Europa raccolsero il 4,8 per cento e la civica Orgoglio Toscana per Giani, da sola, quasi il 3.
Ma le elezioni in Toscana svelano anche altro, come racconta il rapporto dell’Istituto Cattaneo sul flusso dei voti. “Gli elettori che alle Europee avevano votato per uno dei gruppi dell’area lib-dem (Azione, Iv, +Europa) si sono divisi e, in una quota pari ad almeno due punti percentuali, hanno sostenuto il candidato di centrodestra”.
Non solo: secondo il Cattaneo, i risultati di queste Regionali sono perfettamente in linea con le percentuali dei due schieramenti negli ultimi cinque anni: 40 per il centrodestra e 55 per il centrosinistra . “Anche il voto ai partiti, se si fanno confronti appropriati, è rimasto sostanzialmente stabile, con poche variazioni. FdI ottiene percentuali superiori alle Regionali del 2020, quando il riequilibrio interno al centrodestra, a danno della Lega, era ancora in corso.
Come era già accaduto in quasi tutte le precedenti elezioni regionali, la Lega perde voti a vantaggio dell’area moderata del centrodestra (Forza Italia, liste del Presidente), a dispetto dell’impegno profuso dal generale Vannacci”.
E il Pd? il partito di Elly Schlein ottiene due punti in più rispetto alle Europee ma la stessa percentuale delle Regionali 2020, soprattutto in virtù del maggior tasso di partecipazione alle Regionali degli elettori dem rispetto a quelli degli altri partiti”.
Aggiungo che, in Toscana, Renzi (purtroppo) ha ancora qualche fan. Del resto qui era potentissimo. La Toscana è il suo apice nazionale e non può certo essere presa come marker dei voti (comunque pochi) di Renzi su scala nazionale.
Quindi: ma successo DE CHE?