Stati Uniti in crescita, Europa in affanno: i numeri non mentono

0
22

Delle 500 aziende che compongono l’S&P 500, 291 hanno già pubblicato i loro risultati trimestrali, da una prima lettura congiunta dei risultati e dell’andamento in borsa dell’indice risulta alquanto arduo assumere i ruoli di Cassandra

Nel dettaglio, la crescita media tendenziale del fatturato è stata del 4,90% mentre quella utili del 9,84%. Tecnologia, sanità e finanza sono i settori che hanno guidato la crescita del fatturato. In particolare, spicca il settore tecnologico con un incremento dell’11,21%.

Passando invece alla bottom line del conto economico ritroviamo il settore I&T con una crescita del 21,1% e il settore health care al 22,15%; tuttavia, a primeggiare è il settore delle comunicazioni (+25,3%), trainato da due dei “magnifici Sette” Alphabet e Google i quali hanno registrato un aumento dell’utile del 37,4% e del 36,8%, oltre a Netflix ed Electronic Arts anche loro in crescita a doppia cifra rispettivamente del 44,8% e del 51,4%. (settori BICS Bloomberg Industry Classification Standard).

Fanalino di coda il settore energy gravato dal rallentamento della crescita globale in particolar modo in Cina e in Europa riflesso in parte dal prezzo del petrolio e del gas naturale; male anche il settore Industrials scosso dalle difficoltà finanziarie di Boeing: il gigante americano ha chiuso il terzo trimestre 2024 con vendite in contrazione dell’1,47% e utile netto del 220%, gravato dai continui problemi legati alla produzione e agli scioperi dei lavoratori che stanno bruciando fino ad 1 miliardo di dollari al mese.

Mentre gli Stati Uniti si apprestano alle elezioni del 5 novembre con un’economia solida, il quadro che emerge dalla stagione delle trimestrali in Europa è ben diverso. Delle 50 società europee che compongono lo STOXX 50, 30 hanno già pubblicato. Il quadro complessivo è preoccupante: sia le vendite che gli utili sono in calo, rispettivamente del 1,63% e del 14,7%.

Similmente a quanto osservato negli Stati Uniti, il settore energetico europeo soffre a causa del rallentamento economico globale e della volatilità dei prezzi delle materie prime. A  soffrire di più è il settore Consumer Discretionary in cui vengono riflesse la contrazione delle vendite al dettaglio e il calo della produzione industriale europea in particolare le schiaccianti difficoltà che il settore automobilistico europeo sta attraversando con Volkswagen e Mercedes che hanno registrato vendite in contrazione del 0,47% e del 7,18% e un utile in calo del 68,8% e del 47,4%.