La soluzione per arginare la fuga dei giovani dal Sud non può che passare per un aumento dei salari. Ne è convinto Luca Bianchi, direttore Svimez, che ritiene essenziale puntare sulla crescita delle retribuzioni per “rafforzare i settori innovativi e contrastare l’esodo di talenti”
. D’altronde che quella degli stipendi sia un’emergenza in Italia, con una costante perdita del potere d’acquisto dei lavoratori, è fuor di dubbio.
Proprio in questo quadro la Svimez propone una decontribuzione Sud rafforzata, ovvero gli sgravi contributivi per le aziende che assumono nel Meridione laureati con contratti a tempo indeterminato, garantendo salari adeguati. Per Bianchi arginare l’emigrazione dei giovani, soprattutto quelli ad alta scolarizzazione, “è la priorità delle politiche di sviluppo, con interventi coerenti di diffusione dell’innovazione nei processi economici e sociali. In questo quadro, emergono i rischi di una ripresa basata esclusivamente su settori a basso valore aggiunto e con basse e intermittenti retribuzioni”.


