Il Mjällby FC, squadra di Hällevik (piccolo villaggio con meno di 1.500 abitanti), ha vinto per la prima volta nella sua storia l’Allsvenskan con tre giornate d’anticipo.
Una vera favola calcistica: solo una sconfitta in tutta la stagione e la miglior difesa del torneo.
Una squadra costruita quasi interamente con giocatori svedesi (lo è oltre il 75% della rosa) con solo tre stranieri titolari: un pakistano nato in Danimarca, un finlandese e un guineano.
La squadra di Anders Torstensson ha conquistato il titolo battendo 0-2 l’IFK Göteborg, raggiungendo quota 66 punti e lasciando il secondo posto a undici lunghezze di distanza.
Il tecnico, 59 anni, è un simbolo di umiltà e radicamento: oltre ad allenare, è anche preside di un liceo a Sölvesborg, la cittadina che rappresenta il club.
Fondato nel 1939, il club era in terza divisione appena nel 2018, è tornato in Allsvenskan nel 2020 e oggi è sul trono del calcio svedese.
Con questo trionfo, il Mjällby si è anche qualificato al primo turno preliminare della prossima UEFA Champions League (2026-2027), dove proverà a scrivere un nuovo capitolo della sua incredibile storia.
Ad Hällevik, la tifoseria aveva esposto uno striscione profetico: “No one can beat our yellow-black gang”.
E avevano ragione.
Complimenti al Mjällby, il piccolo grande miracolo del calcio scandinavo.


