Per dissotterrare quantità impercettibili di sensazioni uniche basta far tornare indietro la clessidra di undici anni
In quella stagione agonistica la dirigenza volle fare le cose in grande, portando a Norbello nientemeno che l’indiscussa campionessa Nikoleta Stefanova, da affiancare alle agguerrite e valide Angeliki Papadaki e Marina Conciauro.
Il campo diede subito delle risposte certe, costanti, fino alla seconda piazza finale alle spalle del club conterraneo Zeus Quartu. Il sodalizio campidanese accumulò quattro lunghezze in più ma le recriminazioni norbellesi furono fortissime: all’andata le giallo blu si imposero davanti al proprio pubblico per 4-1 ma al ritorno le future campionesse d’Italia vinsero con un rotondo 4-0 perché Niko fu costretta a non giocare per un dilaniante mal di schiena.
Quella sera, in via Is Arenas, non solo l’italo bulgara era in lacrime dal dolore, ma le sue compagne accusarono il colpo duramente: senza il suo apporto il crollo psicologico fece il resto. In primavera le forze tornarono magicamente in circolo e le Norbellissime, superato lo scoglio Cortemaggiore in semifinale (con il team emiliano giocavano Olga Dzelinska e Giulia Cavalli) si ritrovarono in finale le zeusine per un derby sardo che intrigò la Sardegna sportiva.
Il piccolo borgo del Guilcer si mobilitò per un evento straordinario: lo stesso sindaco mise da parte la fascia tricolore e si trasformò in un morigerato tifoso. Come dimenticare il pulmino degli ultras, che percorse festante la 131 fino al Palazzetto dello Sport di via Beethoven a Quartu, le trombe, le bandiere, il tifo di entrambe le fazioni.
Il fattore casalingo fu rispettato, c’era bisogno della bella, da giocare nel terzo comune più grande dell’isola, proprio perché lo Zeus terminò la regular season al primo posto.
Il pareggio finale del 31 maggio 2014 regalò lo scudetto alle padrone di casa Tian Jing, Li Yunan, Laura Negrisoli.
Niko rispettò le consegne estromettendo Jing e Negrisoli, Marina si fece un dono pazzesco sconfiggendo la mitica Laura campionessa di tutto lo scibile pongistico italiano. Mancò purtroppo all’appello la ateniese Angeliki Papadaki, risucchiata dal gorgo delle emozioni forti, e costretta a cedere alle due cinesi.
I tifosi continuarono ad incoraggiare le ragazze dagli occhi lucidissimi, tutti speravano in un riscatto. Come anche la dirigenza. Ma per il piccolo club del centro Sardegna mantenere certi livelli non è mai stato semplice.
Ora la grande occasione è tornata. E a Norbello si attende una mobilitazione ancor più massiccia dell’altra volta perché il tifo è una cosa importante. E allora tutti in via Azuni, martedì 15 aprile 2025 alle ore 18:00. L’ingresso è gratuito.


