Il titolare del dicastero delle Finanze del Governo Rama ha illustrato il documento ai dirigenti e rappresentanti delle Camere di commercio e delle associazioni imprenditoriali, con l’obiettivo di condividere le tre principali linee guida di regolazione della traiettoria della “nave” tributaria nazionale da qui alla conclusione del prossimo triennio
Il Ministro delle Finanze, onorevole Petrit Malaj, ha convocato e riunito nella sede del proprio dicastero i rappresentanti delle Camere di commercio e delle Associazioni imprenditoriali, locali o di derivazione estera, attive nel territorio della Repubblica d’Albania.
È stata così avviata la fase di presentazione e discussione della bozza contenente la strategia delle entrate che dovranno essere conseguite nel medio termine fra il 2024 e il 2027, rendendo l’attività erariale il più possibile aderente ai fabbisogni di sostegno dell’economia reale e alle esigenze della trasparenza e della certezza delle regole da applicare in senso anti elusivo e di contrasto all’area del sommerso e della informalità.
Durante il proprio discorso introduttivo, il Ministro Malay ha sottolineato l’importanza della consultazione pubblica della Strategia con tutti i gruppi di interesse, comprese le Camere e le associazioni categoriali, così da finalizzare un documento comprensibile e attuabile con l’impegno congiunto degli operatori pubblici e privati nell’ambito delle rispettive competenze, obbligazioni e prerogative.
L’alto rappresentante governativo ha informato i partecipanti che il progetto di strategia si prefigge di mobilitare due punti e mezzo di prodotto interno lordo, per un totale equivalente di 650 milioni di euro di incassi aggiuntivi senza gravare sui piccoli e medi contribuenti, garantendo la stabilità delle norme a carattere tributario e migliorando semmai le stesse riordinando in maniera coerente e meritoria il sistema delle esenzioni e delle riduzioni oggi vigenti sulle ordinarie aliquote dirette e indirette.
Sono stati pertanto individuati tre pilastri principali: la revisione delle politiche impositive, il buongoverno dell’amministrazione fiscale e la buona gestione dell’amministrazione doganale.
Le componenti principali del primo pilastro dovranno portare al ripensamento delle imposte dirette e indirette per ciò che attiene alle attuali condizioni e presupposti di esenzione e riduzione, mentre per responsabilizzare il livello di governo delle amministrazioni comunali sarà disciplinata ex novo l’imposta sul patrimonio così da rendere il mercato immobiliare meno speculativo e fonte di una maggiore capacità contributiva da parte delle più capienti categorie di possidenti e costruttori.
“Come risultato dell’attuazione delle misure di questo specifico pilastro e capitolo, il nostro dicastero prevediamo di raccogliere circa 90 milioni di euro equivalenti in più entro la fine del 2027”, ha sottolineato l’onorevole Malaj.
Per quanto riguarda l’aspetto del buongoverno dell’amministrazione fiscale, il titolare del dicastero del MEF albanese lo considera di centrale importanza, poiché esso sarà concentrato sulla riduzione del lavoro sommerso e sul contrasto efficace al fenomeno della sotto-dichiarazione dei salari reali, distorsiva della leale concorrenza e della giustizia contributiva.
Nello stesso tempo, saranno creati operativamente degli strumenti per la profilazione e l’indagine dei casi di evasione fiscale da parte dei contribuenti, siano essi persone giuridiche o fisiche, completando il cammino di digitalizzazione del procedimento di fiscalizzazione e prevedendo l’utilizzo degli strumenti dell’intelligenza artificiale in alcune fasi di accertamento e ricostruzione delle basi imponibili, al fine di rendere le dichiarazioni aderenti alla realtà.
“Questo è il pilastro più importante perché attraverso l’attuazione delle misure in esso contenute, prevediamo di aumentare le entrate fiscali di circa 510 milioni di euro equivalenti sempre entro la fine del prossimo triennio”, ha continuato l’onorevole Malaj.
Il terzo e conclusivo pilastro della Strategia attiene all’amministrazione doganale, divenuta decisiva nel contesto della crescente internazionalizzazione e interazione dell’Albania con i mercati della UE, con una particolare attenzione allo sviluppo di sistemi informatici che aiutino a modernizzare e aggiornare lo sviluppo dei dati secondo ragionevoli criteri induttivi e deduttivi, garantendo un aumento sostenibile della riscossione dei ricavi da IVA, accise e dazi, e portando all’incremento degli Operatori economici autorizzati alla commercializzazione con l’estero, oltre che a una maggiore cooperazione con i Paesi partner euro atlantici nella lotta al contrabbando e ai traffici illegali.
L’approvazione da parte del Governo Rama della Strategia fiscale di medio periodo – ha concluso il Ministro – “è un prerequisito che deve essere soddisfatto affinché l’Albania possa beneficiare dello strumento di assistenza finanziaria dell’Unione europea per la crescita dei Balcani occidentali”, un Piano di aiuti del valore di 6 miliardi di euro aggiuntivi alle quote di fondi ordinari.





