Il Cremlino ha dichiarato il suo appoggio alle manovre militari cinesi intorno a Taiwan. Senza fare parallelismi forzati, c’è una ragione politica che accomuna Kiev e Taipei: entrambe le città ospitano presidenti eletti democraticamente che governano su territori dove vige lo stato di diritto e dove le libertà politiche e civili delle persone sono tutelate
È questo che Putin e Xi trovano intollerabile: che un pezzo di territorio e di genti che loro considerano parte della grande madre patria, russa e cinese, sfugga al loro totalitarismo e viva in libertà e democrazia“. Lo scrive su Facebook il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.
“Per questo in Europa l’indifferenza anche rispetto a Taiwan non è una opzione possibile. L’UE deve avere una propria agenda, globale, da condividere con gli Usa e le altri grandi democrazie.
In questa agenda possono esserci accenti diversi nei rapporti con Pechino, ma sarebbe un errore anche solo dare l’idea che l’Europa potrebbe accettare senza alcuna reazione il cambio dello status quo a Taiwan ottenuto da Pechino con le portaerei e i caccia bombardieri”, conclude Della Vedova.



