L’espansione incontrollata della NATO verso est merita una riflessione.
Davanti all’attuale situazione in Ucraina, gli Stati Uniti non hanno fatto fronte alle responsabilità che avrebbero dovuto assumersi o fatto sforzi per allentare la situazione e promuovere colloqui per la pace. Ha aggiunto invece benzina sul fuoco. I Paesi europei stanno pagando il prezzo dei rifugiati, della volatilità economica dovuta al conflitto, mentre i trafficanti di armi e l’industria petrolifera e del gas statunitensi hanno fatto fortuna.
Fare un’analogia tra i due è un tentativo di creare appositamente una nuova crisi dello Stretto di Taiwan per servire gli interessi geostrategici ed economici degli Stati Uniti a scapito del benessere delle persone e della pace e della stabilità.



