Tajani: Usa delusi da Putin, Mosca si assuma responsabilita’

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“Mi pare che gli Stati Uniti siano rimasti delusi dalla reazione di Putin. Sembrava possibile un incontro per avviare una seconda fase del dialogo, ma da Mosca e’ arrivato un rifiuto. Tuttavia, e’ giusto che anche a Mosca si assumano le proprie responsabilita’ per cio’ che sta accadendo: sono loro ad aver avviato la guerra e, oggi, a non voler arrivare a un cessate il fuoco”.

Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, all’uscita del pre-vertice Ue del Ppe, commentando le sanzioni Usa imposte a Mosca. “Da un punto di vista militare, la guerra e’ stata un fallimento per la Federazione Russa. In tre anni non sono riusciti a ottenere significativi avanzamenti, nonostante gli uomini e i mezzi a disposizione – compresi i soldati provenienti dalla Corea del Nord. Evidentemente, in un’autocrazia c’e’ il bisogno di mostrare successi: si spera di conquistare nuovi territori, ma non mi pare che ci riescano. Conquistare cento metri di territorio ucraino non puo’ essere considerata una grande vittoria, se si pensa al milione e mezzo di uomini impegnati e agli enormi investimenti che stanno sostenendo”, ha aggiunto. “L’intera industria russa e’ ormai trasformata in un apparato bellico: si spende moltissimo, anche per gli stipendi dei soldati, che guadagnano fino a tre volte quanto un operaio.

Credo che prima o poi saranno costretti a piu’ miti consigli. Se gli Stati Uniti continueranno a inviare segnali forti – a partire dalle sanzioni contro le grandi compagnie petrolifere – ci saranno ripercussioni significative sul piano economico e finanziario, colpendo direttamente le risorse che oggi servono a finanziare la guerra”, ha concluso Tajani.