La Tv oggi è diventata seriale, si inventa un formato e te lo porti dietro. Io ho sempre preferito inventarmi dei varietà anomali
Programmi destinati a chiudersi come dei film, senza ripetizioni”. A parlare, Lorenzo Giovanni Arbore, per tutti Renzo, festeggia 88 anni. Nato a Foggia nel 1937, ma napoletano d’adozione, inizia la sua carriera artistica proprio nella sua città natale, nella “Taverna del Gufo” dopo essere stato al seguito di un complesso jazz foggiano.
Nel 1972 inizia la sua prima vera esperienza nel mondo musicale con il complesso “N.U. Orleans Rubbish Band” (dove N.U. sono acronimo di “Nettezza Urbana”), band composta, oltre che dallo stesso Arbore al clarino, da Fabrizio Zampa alla batteria, Mauro Chiari al basso, Massimo Catalano al trombone e Franco Bracardi al piano. Inizia poi la sua carriera alla radio con le trasmissioni “Bandiera gialla”, “Alto gradimento” e “Radio anche noi” al fianco di Gianni Boncompagni, programmi innovativi che raggiungono immediatamente alti indici d’ascolto. Il passaggio dalla radio alla televisione sarà breve.
La carriera televisiva di Renzo Arbore comincia alla fine degli anni ’60. “Speciale per voi”. È il suo primo programma televisivo che firma come autore e conduttore. Un programma che tiene a battesimo nomi come Lucio Battisti, per citarne uno. Il pubblico in sala interviene e critica gli ospiti che vengono ad esibirsi. Nasce di fatto il primo talk-show della televisione italiana.
Il 1976 è l’anno de “L’Altra domenica”. Arbore inventa questo show “alternativo” che diventa ben presto un cult della televisione.
Il programma è la strampalata combinazione di giochi, macchiette e parodie con cui Renzo lancia, tra gli altri, personaggi come Roberto Benigni, Milly Carlucci, le Sorelle Bandiera, Nino Frassica e Marisa Laurito.
Arrivano gli anni Ottanta e Arbore torna in tv come autore e conduttore di “Tagli, ritagli e frattaglie” e “Telepatria International”. Nel 1984, in occasione del 60° anniversario della radio Rai, realizza quello che era probabilmente già da qualche tempo un suo sogno: inventa e conduce “Cari amici, vicini e lontani”, riuscendo a coinvolgere Radio e Televisione.



